Una madre è accusata di omicidio per aver gettato la figlia di 17 mesi dal terzo piano di un hotel: le parole strazianti dei testimoni.
Channel Yonko, 30 anni, residente a Houston, è stata arrestata e formalmente accusata di un omicidio avvenuto mercoledì, a seguito di un incidente che ha sconvolto l’intera comunità. La donna è accusata di aver gettato la figlia, Hannah Yonko, una bambina di appena 17 mesi, dal terzo piano del Beachfront Palms Hotel, situato nella città costiera di Galveston.
Donna lancia figlia dal terzo piano: accusata di omicidio
L’incidente, verificatosi nelle prime ore del mattino, è stato segnalato alla polizia da diversi testimoni che hanno assistito alla scena e immediatamente chiamato i soccorsi.
La polizia, giunta rapidamente sul posto, ha trovato la piccola Hannah in condizioni critiche, avvolta in un lenzuolo, tra il Beachfront Palms Hotel e un negozio di alimentari. La bambina è stata prontamente trasportata in ospedale, ma nonostante gli sforzi dei medici, è deceduta poco dopo il suo arrivo.
Secondo le dichiarazioni rilasciate dal capo della polizia di Galveston, Doug Balli, le circostanze della tragedia sono strazianti: “È una tragedia per tutte le persone coinvolte. Nessun soccorritore vorrebbe mai intervenire sulla scena in cui un bambino è così ferito che potrebbe non farcela. Il mio cuore va a tutte le persone coinvolte”.
Le parole di Balli riflettono il profondo impatto che questo episodio ha avuto non solo sui familiari, ma anche sui soccorritori e sui testimoni.
Le indagini in corso e le ipotesi degli investigatori
Al momento, gli investigatori non hanno ancora reso noti i dettagli definitivi sulle cause della morte della bambina, ma le ferite rilevate sul corpo della figlia di Channel sembrerebbero essere compatibili con una caduta da una notevole altezza.
In aggiunta, la piccola presentava segni di lesioni che potrebbero risalire a prima dell’incidente, circostanza che ha spinto gli investigatori a indagare più a fondo sulle dinamiche familiari.
La polizia sta attualmente visionando i video di sorveglianza della zona circostante, nella speranza di raccogliere ulteriori elementi utili alla ricostruzione dei fatti.
Nel frattempo, a Channel Yonko è stata negata la libertà su cauzione giovedì mattina, come riportato dall’emittente KRIV.