Oltre 20 anni dalla scomparsa di Denise Pipitone ma la speranza di sua madre, Piera Maggio, è intatta. Le rivelazioni della donna.
Non solo la richiesta del padre legale di Denise Pipitone. Adesso, sul caso della piccola scomparsa ormai 20 anni fa, anche sua madre, Piera Maggio, ha deciso di non fermarsi davanti a nulla al fine di ritrovarla. In questo senso, la donna ha ammesso di sapere chi abbia rapito la piccola in quel famoso e dannato primo settembre 2004.
Denise Pipitone, Piera Maggio a Verissimo
La madre di Denise Pipitone è stata ospite di Verissimo nell’ultima puntata andata in onda. La donna non ha fatto giri di parole ricostruendo quanto accaduto negli ultimi 20 anni e alla fine ha preferito non fare appelli motivando questa scelta in modo chiaro. “Non voglio fare più appelli perché ne ho fatti parecchi. Si sa chi ha rapito Denise, molti sanno cosa è successo quel primo settembre 2004 ma nessuno ha il coraggio di parlare. Spero che un giorno ne verremo a capo di questo fatto”.
Piera Maggio ha anche aggiunto alcuni passaggi sul recente ritrovamento di alcune microspia nella sua abitazione: “Suppongo che queste microspie provengano dall’indagine del 2004 e che siano lì da vent’anni. Erano collegate alla rete elettrica e vorremmo capire a chi appartengono”.
La lettera di Pietro Pulizzi
L’intervento di Piera Maggio a Verissimo, però, non è l’unico aggiornamento sul caso Pipitone. Infatti, suo padre biologico, Pietro Pulizzi, ha scritto una lunga lettera destinata alla figlia che la stessa madre ha poi pubblicato sui social.
“Cara mia Denise. Mi sento un padre incompleto. Non ho l’amore dei miei figli, anche per la dolorosa decisione presa vent’anni fa per giusta causa. I figli si amano a ogni costo, ma in alcuni casi particolari è preferibile sapere solo che ci sono e che vivono la loro vita. Al contrario di te, di cui non sappiamo più nulla. Non passa giorno senza che il mio cuore pianga per la tua assenza. La mia vita senza di te è diventata un viaggio attraverso un tunnel buio, dove ogni ricordo di te brilla come una stella lontana, ma preziosa”, si legge.
L’uomo ha spiegato che le “parole non possono esprimere il dolore che provo, ma voglio che tu sappia che il mio amore per te non è mai diminuito. Sei sempre stata una parte di me, sei la mia luce guida, e lo sarai per sempre, ovunque tu sia. Prego ogni giorno per la tua sicurezza, per il tuo ritorno e per la forza di affrontare questa realtà”.
lo sguardo di Pulizzi è andato all’attualità della stessa Denise: “[…] Ora sarai sicuramente una bellissima donna e io cerco conforto nel pensiero che tu possa sentire il mio amore, ovunque tu sia. […] Non smetterò mai di cercarti e di sperare nel tuo ritorno, fino a prova contraria”.