Il Milan prepara la sfida contro l’Empoli: Fonseca adotta un approccio prudente. Abraham e Chukwueze partono dalla panchina.
L’Empoli di D’Aversa si presenta a San Siro come una delle sorprese di questa stagione. Nonostante un attacco meno prolifico rispetto alle squadre di vertice, la solidità difensiva (quarta squadra per minor numero di reti subite) rende i toscani un avversario ostico. Dopo aver strappato punti pesanti a Roma e Juventus, l’Empoli arriva a Milano con la fiducia necessaria per mettere in difficoltà il Milan.
Per il tecnico Paulo Fonseca, questa è una sfida da non sbagliare. Con una formazione che punta più alla solidità che allo spettacolo, l’allenatore portoghese sceglie di rinunciare al doppio attaccante, lasciando Tammy Abraham in panchina nonostante la buona prestazione in Conference League contro lo Slovan Bratislava. A sostituirlo sarà Musah, chiamato a rafforzare la linea mediana ma pronto a trasformarsi in un’arma offensiva sulla destra in fase di non possesso.
Le scelte di Fonseca: spazio a Leão e Musah
Fonseca punta su una formazione equilibrata che mescola talento e pragmatismo. Tra i pali ci sarà Maignan, protetto da una difesa a quattro composta da Theo Hernandez, Gabbia, Thiaw e il rientrante Emerson Royal. In mediana, accanto a Reijnders e Fofana, si vedrà Musah, il cui ruolo sarà cruciale per mantenere l’equilibrio tra attacco e difesa.
In avanti, non ci sono sorprese: Leão, pedina fondamentale per il gioco rossonero, sarà affiancato da Pulisic e Morata. Questo trio garantisce velocità, tecnica e capacità di sfruttare al meglio le opportunità contro una difesa compatta come quella empolese. La prudenza di Fonseca sembra un chiaro segnale di rispetto per un avversario capace di sorprendere, ma anche una strategia per mantenere il Milan saldo in zona Champions.
Un banco di prova per il Milan
La sfida contro l’Empoli rappresenta un’occasione per il Milan di consolidare la propria posizione in classifica, ma anche un banco di prova per verificare la capacità di adattarsi a partite tatticamente complesse. Fonseca sa che ogni punto perso potrebbe pesare in una stagione così equilibrata e non lascia nulla al caso.