Ilaria Salis, messaggio su Corvetto e caso Ramy
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“Diritti calpestati”: bufera su Ilaria Salis dopo il messaggio su Corvetto e Ramy

Ilaria Salis

Fanno discutere le parole di Ilaria Salis scritte sui social sul caso della morte del giovane Ramy e le proteste violente a Corvetto.

Fa ancora discutere il caso legato alla morte di Ramy Elgaml, il 19enne morto nel quartiere milanese Corvetto mentre in sella ad uno scooter guidato da un amico fuggiva dai carabinieri. In tanti stanno dicendo la loro alla ricerca della verità e in questo senso, nelle ultime ore, è stata Ilaria Salis a parlare e generare diverse reazioni controverse.

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murales Ilaria Salis
murales Ilaria Salis

Ilaria Salis, il post su Corvetto e Ramy

Tramite un post social pubblicato su Instagram, infatti, Ilaria Salis ha spiegato la sua visione sull’accaduto e anche su come l’Italia abbia reagito alla vicenda. “Il quartiere Corvetto è un luogo che conosco bene: un quartiere popolare, multietnico, proletario. Una delle periferie di Milano dove la vita di tutti i giorni non è una cosa semplice. Se gli amici di Ramy e gli abitanti del quartiere non avessero protestato, nessuno avrebbe preso in considerazione la loro sacrosanta richiesta di verità e giustizia”, ha esordito la deputata di Avs.

“Come successo in altre occasioni, forse non sapremmo nulla della dinamica della tragedia o, peggio, eventuali responsabilità sarebbero state facilmente insabbiate. Questo accade soprattutto quando tragedie come queste colpiscono persone proletarie e/o razzializzate: persone i cui diritti sono regolarmente calpestati, le cui vite contano meno di altre”.

La Salis ha fatto riferimento al poco “potere economico, politico o mediatico” di queste persone che vivono a Corvetto. “Quando queste persone provano a far sentire la propria voce, non stupisce che le reazioni siano tanto scomposte e cattive. Purtroppo, le narrazioni tossiche e le campagne d’odio contro poveri e migranti hanno inquinato a tal punto l’opinione pubblica che non c’è da aspettarsi di meglio”.

La ricerca della verità e della giustizia

L’eurodeputata con Avs ha poi aggiunto la richiesta di verità e giustizia: “Vorremmo che nessuno, a causa della miseria e della mancanza di opportunità, fosse spinto a ‘rubare collanine’ per tirare a campare”.

“Vorremmo che non esistessero più quartieri dove la vita è più difficile che altrove. Vogliamo eguaglianza. Io non conoscevo Ramy, né so cosa abbia fatto quella notte. Ciò non mi impedisce di pretendere verità e giustizia. Per Ramy, per tutti”, ha concluso la Salis le cui parole hanno scatenato una serie di commenti controversi.

In molti, infatti, hanno reagito ricordando la storia della donna e dell’abusivismo che l’ha coinvolta. Altri, invece, hanno scritto solamente parole negative e contrariate per le dichiarazioni appena lette.

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ultimo aggiornamento: 3 Dicembre 2024 13:13

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