La tregua a Gaza, prevista per questa mattina, è stata rinviata. Israele continua gli attacchi a causa della mancata lista.
La tregua nella Striscia di Gaza, che sarebbe dovuta iniziare alle 7:30 ora italiana, è stata posticipata. Secondo quanto comunicato, il ritardo è dovuto a motivi tecnici legati alla trasmissione dei nomi degli ostaggi israeliani che Hamas si era impegnato a rilasciare. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che il cessate il fuoco non entrerà in vigore finché questa lista non sarà consegnata.
Ritardo nella tregua a Gaza: la situazione attuale
Nel frattempo, l’esercito israeliano (Idf) ha intensificato gli attacchi contro obiettivi definiti terroristici nel nord e nel centro di Gaza. Secondo l’Idf, l’obiettivo principale è garantire la sicurezza dei cittadini israeliani. La Protezione Civile di Gaza, controllata da Hamas, ha riferito che gli attacchi di questa mattina hanno provocato otto morti e oltre 25 feriti.
Le conseguenze umanitarie del conflitto
L’inasprimento delle ostilità ha aggravato una situazione già critica per la popolazione civile di Gaza. Gli ospedali della zona sono al collasso, incapaci di far fronte al crescente numero di feriti. La Protezione Civile di Gaza ha denunciato difficoltà nel fornire assistenza a causa dei continui raid aerei e della mancanza di risorse.
Dall’altra parte, Israele ha invitato i residenti di Gaza a evitare le zone cuscinetto per ragioni di sicurezza. Nonostante l’accordo mediato da potenze internazionali come Egitto e Stati Uniti, la tensione rimane alta. La tregua è vista come un’opportunità per fermare temporaneamente il conflitto e consentire il rilascio di 33 ostaggi israeliani e di oltre 700 prigionieri palestinesi. Tuttavia, il ritardo nella sua attuazione alimenta scetticismo sulla reale volontà delle parti coinvolte di rispettare i termini stabiliti.
Il conflitto nella Striscia di Gaza rappresenta una delle crisi più complesse a livello geopolitico. La speranza è che il cessate il fuoco venga implementato rapidamente per ridurre la sofferenza della popolazione civile e favorire un dialogo duraturo tra le parti.
Tregua in vigore
Israele ha comunicato che la tregua con Hamas entrerà in vigore alle 11:15 ora locale (10:15 in Italia), con un ritardo di circa tre ore rispetto all’orario inizialmente stabilito, previsto per le 8:30 locali (7:30 in Italia). L’annuncio ufficiale è arrivato dall’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, poco dopo la conferma di aver ricevuto la lista degli ostaggi che Hamas ha accettato di liberare domenica, come stabilito dall’accordo. Netanyahu aveva reso noto che la consegna di questo elenco era una condizione essenziale per l’avvio del cessate il fuoco, negoziato con il supporto di Qatar, Stati Uniti ed Egitto.
Hamas, tramite un comunicato, ha confermato che rilascerà oggi tre ostaggi: Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. La notizia è stata riportata dal Times of Israel.