La carriera di Paolo Manazza, tra il Corriere della Sera e l’Accademia di Brera: addio al celebre critico d’arte e innovatore nel mondo degli NFT.
Il mondo dell’arte e della cultura italiana è in lutto per la scomparsa di Paolo Manazza, celebre pittore, giornalista e critico d’arte milanese, morto a 65 anni. Figura poliedrica e stimata, Manazza ha saputo coniugare il rigore critico con la creatività artistica, diventando un punto di riferimento per l’economia dell’arte in Italia.
E’ morto Paolo Manazza, addio al critico d’arte del Corriere della Sera
Nel corso della sua carriera ha collaborato con testate di prestigio, tra cui il Corriere della Sera, dove ha curato per anni la celebre rubrica sull’economia dell’arte. È rimasta memorabile la sua “lista di Manazza”, con consigli mirati sugli artisti su cui investire.
Paolo Manazza ha lasciato un segno indelebile anche nel mondo accademico e editoriale. Fondatore della rivista online ArtsLife, ne è stato direttore per molti anni, diventando una voce autorevole nel panorama delle pubblicazioni d’arte.
Parallelamente, ha insegnato Editoria dell’Arte e Teoria e pratica del Mercato Multimediale dell’Arte presso l’Accademia di Brera di Milano, contribuendo a formare generazioni di esperti e professionisti.
Nel 2005, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito l’onorificenza di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, a riconoscimento del suo impegno nella valorizzazione dell’arte.
L’artista e la svolta verso gli NFT
Oltre al suo lavoro come critico e giornalista, Manazza è stato un importante esponente dell’arte astratta contemporanea italiana. Negli ultimi anni, però, aveva iniziato a esplorare il potenziale delle tecnologie digitali e degli NFT (Non-Fungible Token).
Nel dicembre 2024, Manazza ha collaborato con il regista Ilvio Gallo e il musicista Steven Piccolo per creare il primo quadro NFT in 3D visibile senza visori. L’opera, presentata con una colonna sonora immersiva, ha segnato un momento storico nell’arte digitale ed è stata celebrata con la pubblicazione sulla copertina de La Lettura, l’inserto culturale del Corriere della Sera.
In quell’occasione, Manazza dichiarò: “Tra quindici anni questo NFT entrerà nel cenozoico del digitale, ma verrà ricordato come il primo al mondo realizzato con tale tecnologia”.