Letterina Littizzetto alla Meloni a Che Tempo Che Fa 2 febbraio
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

I lati oscuri della democrazia e la furbizia della Meloni: Littizzetto a valanga

la comica Luciana Littizzetto

La letterina di fuoco di Luciana Littizzetto a Giorgia Meloni durante l’ultima puntata di Che Tempo Che Fa: i temi taglienti e le stoccate.

Solamete una settimana fa, nella sua letterina, Luciana Littizzetto aveva tuonato facendo riferimento anche alla Premier Meloni con tanto di frecciata: “Non te lo vuole rubare”. Adesso, sempre a Che Tempo Che Fa, la comica ha rincarato la dose verso la Premier italiana con tanto di riferimenti alle mosse del Governo sul caso Almasri e non solo.

Luciana Littizzetto che sorride
Luciana Littizzetto – www.newsmondo.it

Littizzetto, la letterina a Giorgia Meloni

Nel corso dell’ultima puntata di Che Tempo Che Fa con Fabio Fazio, è stato tempo della consueta letterina della comica Luciana Littizzetto.

Con la solita pungente ironia, la donna ha affrontato alcune delle tematiche calde dell’attualità e della politica italiana. Non poteva mancare un commento sulle indagini verso la Premier Meloni.

“Cara Er Meloni Premiato premier Sfondatrice di tetti di cristallo Viaggiatrice indefessa su Meloplano E amica di tutti, da Musk a Milei, da Bin Salman a Santanché (per ora)”, ha esordito la comica.

So che questa settimana ne hai già ricevuta una di letterina quindi vengo da te in pace per dirti intanto che non hai ricevuto un avviso di garanzia, ma una comunicazione d’iscrizione nel registro degli indagati, che è come la prima convocazione di una riunione di condominio: un atto dovuto, comunicato peraltro con grande garbo, da un Procuratore che infatti si chiama LO VOI? Lo voi o non lo voi? Certo che lo voi… Si fosse chiamato Te Tocca o Tarresto, capirei il disappunto […]”.

La furbizia e il lato oscuro della democrazia

Successivamente la Littizzetto è andata avanti con alcune parole decisamente forti e pesanti. Dopo alcuni riferimenti alle scintille a distanza tra la Premier e Romano Prodi, ecco l’affondo che riguarda il caso Almasri ma anche la questione migranti.

“[…] Sappiamo che la democrazia ha i suoi lati oscuri, i suoi accordi sottobanco, le sue ragioni di stato: Palazzo Chigi non è mai stata nè mai sarà una casa di vetro, bisogna capire però quanto il vetro lo vogliamo opaco”.

Da qui anche una provocazione: “Allora. Tu sei più furba di me ma diecimila volte, ma una cosa mi sento di dirtela: se trattassimo l’immigrazione come UN problema e non come IL problema, se pensassimo a quelle persone come uomini e donne che chiedono aiuto e non come un esercito invasore, ecco, forse Almasri e i suoi colleghi avrebbero meno armi per ricattarci. Perché sta lì il problema: tu dici di non essere ricattabile. Certo. Non sei ricattabile in Italia. Ma nel resto del mondo si. Sai perché? Ti svelo un segreto. Perché non puoi andare d’accordo con tutti. Soprattutto non puoi fare accordi con i banditi perché quelli rimangono banditi e alla fine ti fregano”.

La concusione della letterina della comica è stata con riferimento al non avere paura e all’andare sempre a testa alta, con una semi citazione proprio delle frasi della Meloni.

Leggi anche
Il controverso pensiero di Ilaria Salis sull’abolizione del carcere

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 3 Febbraio 2025 13:21

Il controverso pensiero di Ilaria Salis sull’abolizione del carcere

nl pixel