Salvini frena sull’invio di truppe italiane in Ucraina
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Salvini: svela la verità sull’invio di soldati in Ucraina

Matteo Salvini

Il vicepremier Matteo Salvini esprime cautela sull’ipotesi di inviare soldati italiani in Ucraina, sottolineando la necessità di valutazioni.

Nel quadro della guerra in Ucraina, il tema del coinvolgimento militare europeo continua a suscitare discussioni, anche per Salvini. Il presidente francese Emmanuel Macron ha recentemente avanzato l’idea di un possibile invio di truppe occidentali nel Paese, scatenando reazioni contrastanti tra i leader europei.

L’Italia, che finora ha sostenuto l’Ucraina con aiuti militari e umanitari, si trova ora a dover chiarire la propria posizione su un eventuale coinvolgimento diretto delle proprie forze armate.

Matteo Salvini
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Tajani: “Solo sotto missione ONU”

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ospite della stampa estera a Roma, ha risposto con prudenza alla proposta: “I soldati europei in Ucraina? Abbiamo quasi 8mila militari dislocati nel mondo, pensiamo al Libano, noi non abbiamo mai detto di no. In questo caso occorre valutare con chi e dove, per evitare salti in avanti”.

Tuttavia, ha poi aggiunto una frase chiave, che esprime chiaramente la sua posizione: “Prima di parlare di un solo soldato italiano in Ucraina dovranno essere molto convincenti”.

Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha preso posizione sulla questione, escludendo un intervento militare italiano a meno che non avvenga sotto mandato delle Nazioni Unite.

“Non credo che sia la soluzione migliore quella di inviare militari della NATO e dell’Ue a garantire una fascia di sicurezza neutrale tra Ucraina e Russia. La cosa migliore da fare sarebbe quella di avere un’azione dell’ONU che decida, attraverso il Consiglio di Sicurezza quindi con l’impegno anche della Cina e della Russia, di avere una zona cuscinetto dove potrebbero anche esserci in quel caso militari italiani”, ha dichiarato Tajani durante un’intervista a Mattino Cinque News.

Ha poi ribadito: “Se vogliamo costruire la pace noi dobbiamo mandare molti militari certamente là (in Ucraina, ndr) ma a guida Nazioni Unite”, escludendo categoricamente l’invio di truppe italiane nel contesto di una missione NATO o UE.

Nessuna decisione immediata, il governo frena

Ieri, fonti di Palazzo Chigi come riportato da adnkronos.com hanno smentito ogni ipotesi concreta di un intervento italiano, dichiarando che “Non è all’ordine del giorno”. Le stesse fonti hanno definito tali indiscrezioni “totalmente campate per aria”, ribadendo che “non esiste questo dibattito all’interno della maggioranza”. Tuttavia, hanno anche precisato che, in futuro, “se un domani ci dovesse essere una missione ONU con contingenti di vari Paesi, si potrà magari ragionare”.

Per ora, quindi, l’Italia mantiene la linea della cautela: nessun invio di truppe in Ucraina senza un chiaro mandato ONU.

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ultimo aggiornamento: 26 Febbraio 2025 12:34

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