Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ribadisce l’importanza delle garanzie di sicurezza per la pace. Le posizioni dell’Ucraina.
Il conflitto tra Ucraina di Zelensky e Russia di Putin continua a rappresentare una delle principali crisi geopolitiche del nostro tempo. Dopo oltre due anni di guerra, il dibattito internazionale si concentra su come arrivare a una pace duratura, evitando un congelamento del conflitto che potrebbe solo prolungare le tensioni.
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L’Ucraina e il dialogo con i partner internazionali
Negli ultimi mesi, diversi incontri tra leader occidentali e rappresentanti ucraini hanno cercato di definire una strategia comune. L’obiettivo è garantire che l’Ucraina possa difendersi da future aggressioni senza dover dipendere esclusivamente dall’aiuto militare internazionale. Ma quali sono le condizioni necessarie affinché una pace giusta possa davvero realizzarsi?
Volodymyr Zelensky, parlando all’indomani del summit euroatlantico di Londra, ha ribadito che la pace non può basarsi su compromessi che mettano a rischio l’integrità territoriale del Paese. In un messaggio pubblicato su Telegram, il presidente ha sottolineato che “abbiamo bisogno della pace, non di una guerra infinita. Ed è per questo che affermiamo che le garanzie di sicurezza sono fondamentali a questo scopo”.
Zelensky ha aggiunto che “nel prossimo futuro, tutti noi in Europa daremo forma alle nostre posizioni comuni: le linee che dobbiamo raggiungere e quelle su cui non possiamo scendere a compromessi. Queste posizioni saranno presentate ai nostri partner negli Stati Uniti”. Il leader ucraino ha poi concluso affermando che “una pace solida e duratura e il giusto accordo sulla fine della guerra sono davvero la nostra priorità condivisa”.
La posizione dell’Ucraina sulla questione territoriale
Uno degli aspetti più delicati del negoziato riguarda i territori occupati. Parlando ai giornalisti all’aeroporto di Stansted, Zelensky ha sottolineato che c’è ancora “molta strada da fare” per giungere alla fine della guerra con la Russia. Ha poi ribadito che qualsiasi accordo dovrà essere “onesto”, “equo” e “stabile”, con “garanzie di sicurezza molto specifiche”.
Attualmente, Kiev “non sta parlando” di alcuna concessione, poiché questo sarebbe “sbagliato”, e sta “ascoltando segnali da vari partner”. Inoltre, ha dichiarato con fermezza che “non riconosceremo mai i territori occupati dalla Russia come territorio russo. Per noi, queste saranno occupazioni temporanee”.
L’attenzione ora si sposta sugli incontri diplomatici con gli alleati occidentali, in particolare gli Stati Uniti, che avranno un ruolo cruciale nel definire il futuro della regione. La posizione di Kiev è chiara: senza garanzie di sicurezza concrete, non potrà esserci una pace duratura.