Festa della Donna 2025, dopo il sole arrivano temporali e neve
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Festa della Donna 2025, dopo il sole arrivano temporali e neve: il meteo

Un albero di mimosa

Maltempo in arrivo subito dopo la Festa della Donna: piogge abbondanti, nubifragi e neve fino a 1000 metri. Ecco cosa aspettarsi.

Dopo un inizio di marzo stabile, il meteo in Italia è pronto a stravolgersi subito dopo la Festa della Donna. Le perturbazioni atlantiche faranno irruzione sulla Penisola, portando piogge abbondanti, temporali e persino neve a bassa quota.

I forti contrasti termici tra masse d’aria diverse potrebbero scatenare fenomeni intensi, rendendo questo cambio di stagione ancora più imprevedibile. E se il meteo primaverile resta un’incognita, una cosa è certa: l’instabilità sta per prendere il sopravvento.

I tergicristalli bagnati con la pioggia

L’effetto della “Porta Atlantica”: il maltempo dopo la Festa della Donna

A partire dalla metà di marzo subito dopo la Festa della Donna, come riportato da Meteoweb, il consolidamento di un nuovo scenario sinottico favorirà l’ingresso di umide correnti atlantiche, aprendo la cosiddetta “Porta Atlantica“.

Questo fenomeno permetterà a masse d’aria instabile di raggiungere l’Europa e, di conseguenza, l’Italia, determinando un significativo peggioramento del tempo. L’incontro tra queste correnti e l’aria più mite e umida in risalita dal Mediterraneo creerà le condizioni per la formazione di temporali particolarmente intensi, con il rischio di nubifragi localizzati e precipitazioni abbondanti.

Il rischio idrogeologico potrebbe diventare un fattore critico in alcune aree, soprattutto nelle regioni più vulnerabili agli accumuli d’acqua improvvisi. Inoltre, l’interazione tra le correnti atlantiche e quelle meridionali potrebbe portare a un incremento della ventilazione, generando forti venti su diverse aree della Penisola.

La neve a bassa quota in Italia

L’ondata di maltempo in arrivo non porterà solo pioggia e temporali, ma anche un calo delle temperature che favorirà nevicate a quote relativamente basse. Secondo le previsioni attuali, la quota neve potrebbe scendere fino ai 1000 metri, determinando accumuli significativi sull’arco alpino.

Le prospettive per la seconda metà di marzo, dopo la Festa della Donna, restano improntate a una marcata instabilità. Il ripetersi delle perturbazioni atlantiche potrebbe determinare un periodo prolungato di maltempo, con precipitazioni superiori alla media stagionale su molte regioni italiane.

Leggi anche
Giulia Cecchettin, l’ultimo sfogo della sorella Elena

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 5 Marzo 2025 17:39

Giulia Cecchettin, l’ultimo sfogo della sorella Elena

nl pixel