Ferrari vs McLaren: come ERS e peso incidono sulle prestazioni
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Direttore: Alessandro Plateroti

Ferrari vs McLaren: come ERS e peso incidono sulle prestazioni in gara

Lewis Hamilton

Un’analisi dettagliata su come la gestione dell’ERS e il peso della vettura influenzano il passo gara di Ferrari e McLaren.

La sfida tra Ferrari e McLaren si infiamma ancor prima dell’inizio del Mondiale. Dopo i test pre-stagionali in Bahrain, le due scuderie hanno mostrato approcci differenti nella gestione delle monoposto, evidenziando aspetti cruciali che potrebbero influenzare la lotta in pista. Sebbene la Ferrari SF-25 abbia dimostrato un buon potenziale, alcuni dettagli tecnici fanno emergere dubbi sulle sue prestazioni nel passo gara. Dall’altro lato, la McLaren MCL38 sembra più equilibrata, ma non priva di criticità.

Lando Norris, McLaren, 2024
Lando Norris, McLaren, 2024

Differenze di mappatura motore tra Ferrari e McLaren

I test hanno fornito dati interessanti, suggerendo che la mappatura del motore e il peso della vettura abbiano avuto un impatto significativo sulle prestazioni. Ma in che modo questi elementi hanno inciso sui tempi sul giro e sul comportamento in pista?

Analizzando la telemetria, emergono differenze evidenti nell’utilizzo della power unit tra Ferrari e McLaren. In particolare, nel tratto finale dei rettilinei, la SF-25 di Charles Leclerc risulta più lenta fino a 6 km/h rispetto alla MCL38 di Lando Norris. Questo dato suggerisce un uso meno aggressivo dell’ERS (Energy Recovery System) da parte di Ferrari, con una conseguente perdita di circa 0.040s per ogni allungo.

Se consideriamo i quattro principali rettilinei del circuito di Sakhir, questa penalizzazione si traduce in un deficit complessivo di circa due decimi al giro. Un aspetto che potrebbe indicare una strategia conservativa di Maranello nella gestione dell’energia elettrica o, più preoccupante, un’efficienza inferiore del sistema di recupero rispetto alla McLaren.

Il peso della vettura: carburante o zavorre?

Un altro fattore chiave emerso dai test è il peso della vettura, che potrebbe spiegare parte del distacco di Ferrari nei confronti della scuderia di Woking. Dai dati telemetrici, si nota che Leclerc perde fino a 14 km/h in curva rispetto a Norris, nonostante un approccio simile nella gestione dell’acceleratore. Questa differenza può essere attribuita a due ipotesi principali:

  1. Maggiore quantità di carburante a bordo per simulare stint più lunghi e raccogliere dati sul degrado gomme.
  2. Utilizzo di zavorre per test specifici, come suggerito anche da Carlos Sainz.

Anche solo 4 kg di peso in più comportano una perdita di circa 0.100s al giro, mentre 10 kg possono costare fino a 0.250s. Se Ferrari ha scelto di girare con più peso, potrebbe averlo fatto per raccogliere dati utili alla gestione gara, sacrificando il tempo sul giro nei test.

Leclerc troppo aggressivo con le gomme?

Un ulteriore aspetto da considerare è lo stile di guida. Leclerc ha mostrato un approccio più aggressivo rispetto a Norris, specialmente in curva 13, dove ha insistito con l’acceleratore in modo più deciso. Questo comportamento potrebbe essere stato deliberato per testare il degrado gomme in condizioni di stress, oppure un modo per compensare un assetto più rigido della SF-25.

L’analisi suggerisce che Ferrari abbia lavorato con un assetto più pesante e una gestione dell’ERS meno spinta rispetto a McLaren. Tuttavia, resta da capire se si tratti di una strategia voluta o di limiti strutturali della vettura. La prima gara a Melbourne sarà il vero banco di prova.

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ultimo aggiornamento: 6 Marzo 2025 17:28

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