A seguito della morte di un Papa vengono eseguite alcune azioni tra cui anche un trattamento sul corpo chiamato tanatoprassi. Di cosa si tratta.
Sebbene le condizioni di Papa Francesco sembrino in lieve miglioramento con tanto di messaggio audio con la sua voce diffuso in queste ore, in tanti si stanno domandando cosa potrebbe accadere a seguito della sua morte. Non solo in merito ai vari step che dovranno poi portare all’elezione successiva di un altro Pontefice ma anche a come verrà trattato il suo corpo. In questo senso, come capitato con Ratzinger, dovrebbe essere applicato un particolare trattamento chiamato tanatoprassi.

Tanatoprassi: il trattamento post morte del Papa
Al netto di quella che è la speranza di tutto il mondo di rivedere presto nelle migliori condizioni possibili Papa Francesco, in tanti si stanno domandando quali possano essere gli step successivi ad una sua eventuale dipartita. In questo senso entra in gioco anche un possibile trattamento post morte che potrebbe essere attuato sul corpo del Pontefice.
Si tratta della tanatoprassi. Dopo la morte, in generale, il corpo umano inizia in modo naturale il suo processo di decomposizione. In questo senso, tramite tale trattamento chiamato appunto tanatoprassi è possibile intervenire attuandone un rallentamento.
Come specificato anche sul portale dell’INIT, la tanatoprassi è trattamento post-mortem che consiste “nella cura igienica di conservazione del corpo dopo la morte, ma è soprattutto un trattamento che ha lo scopo di realizzare un processo altamente igienico nel settore funerario e cimiteriale”. Il processo si basa su un’iniezione nel sistema arterioso “di un fluido conservante e da una serie di cure estetiche che consentono di conservare un’immagine integra della persona”. Di fatto tale trattamento garantisce una sorta di imbalsamazione per circa 10-15 giorni.
Il precedente con Ratzinger
Il trattamento di cui vi abbiamo parlato potrebbe essere utilizzato anche in caso di morte di Papa Francesco. In questo senso esiste un precedente: quello di Ratzinger. Il precedente Pontefice, infatti, dopo essersi spento all’età di 95 anni, ha ricevuto le operazioni relativa alla tanatoprassi al fine di essere esposto pubblicamente durante il cerimoniale. Il corpo di Benedetto XVI è stato sottoposto ai vari processi legati alla imbalsamazione temporanea che hanno consentito di vederlo in uno stato ottimale anche post morte.