Pensione anticipata: la data chiave che può cambiare tutto
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Pensione anticipata: la data chiave che può cambiare tutto

anziana portafoglio risparmi soldi

Pensioni anticipate 2025, la scadenza del 31 marzo: chi vuole lasciare il lavoro in anticipo deve agire subito.

Non solo “brutte sorprese” a marzo 2025, ma c’è una data da non dimenticare a fine mese per le pensioni. Il 31 marzo è la prima e più importante finestra per presentare domanda di Ape Sociale o Quota 41 precoci. Le risorse sono limitate, quindi chi si muove per tempo ha più chance di ottenere il via libera dall’Inps, evitando di dover rimandare l’uscita dal lavoro.

calendario

L’importanza della scadenza a marzo 2025 per le pensioni

Secondo quanto indicato dall’Inps nel messaggio 598 del 17 febbraio 2025, come scritto da Quifinanza.it, la normativa prevede tre finestre annuali per la presentazione delle richieste: il 31 marzo, il 15 luglio e il 30 novembre. Tuttavia, chi si muove entro marzo ha più possibilità di ottenere il via libera, mentre chi presenta la domanda nei mesi successivi potrebbe trovarsi nella condizione di dover rimandare il pensionamento.

Il meccanismo di valutazione prevede che l’Inps debba comunicare l’accoglimento o il rigetto delle richieste entro determinate scadenze. Chi presenta domanda entro il 31 marzo riceverà una risposta entro il 30 giugno. Le successive finestre di luglio e novembre, invece, prevedono tempistiche più avanzate, con il rischio di esaurimento delle risorse disponibili.

Chi può accedere alle pensioni anticipate

L’accesso all’Ape Sociale è riservato a chi ha almeno 30 anni di contributi e si trova in particolari condizioni di difficoltà, come la disoccupazione, il ruolo di caregiver o una ridotta capacità lavorativa a causa di disabilità. Inoltre, possono accedere alla misura anche coloro che hanno maturato 36 anni di contributi e hanno svolto lavori gravosi nell’ultima parte della loro carriera, secondo i criteri stabiliti dalla normativa.

Per la Quota 41 precoci, invece, i requisiti sono più specifici. Possono fare richiesta i lavoratori che hanno versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni e che abbiano accumulato complessivamente 41 anni di contributi. È necessario, inoltre, rientrare in una delle categorie protette previste dalla legge, tra cui disoccupati, caregiver, persone con invalidità o chi ha svolto lavori usuranti o gravosi nell’ultima parte della vita lavorativa.

Un ulteriore elemento di rilievo riguarda le lavoratrici della scuola che hanno presentato domanda di cessazione dal servizio con Opzione Donna.

Leggi anche
Borse in rosso, emergono i timori per i dazi USA

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2025 16:12

Borse in rosso, emergono i timori per i dazi USA

nl pixel