Nel Padovano, un uomo di 40 anni ha confessato di aver ucciso il suo coinquilino anziano, spezzandogli il collo.
Nel cuore della provincia di Padova, un caso di cronaca nera ha sconvolto l’opinione pubblica. Un uomo anziano, da giorni irreperibile, è stato ritrovato senza vita nella sua abitazione. La scoperta ha aperto un’indagine che ha portato a una verità inquietante.

La scoperta del cadavere
Tutto è iniziato con una segnalazione di scomparsa. L’anziano non dava notizie da tempo e, insospettiti, alcuni conoscenti hanno allertato le forze dell’ordine. Gli agenti, intervenuti nell’appartamento che condivideva con un coinquilino più giovane, hanno fatto una scoperta macabra: il corpo dell’uomo era stato nascosto in un armadio, avvolto in sacchi neri e sigillato con del nastro adesivo.
L’odore acre che si diffondeva nell’abitazione ha reso evidente che il decesso non era recente. Qualcuno aveva cercato di coprirne le tracce usando spray profumatori, ma il tentativo non è bastato a impedire il ritrovamento.
La confessione e i dettagli dell’omicidio
I sospetti si sono subito concentrati sul coinquilino dell’anziano, un uomo di circa 40 anni con precedenti penali. Dopo essere stato rintracciato ed arrestato, ha ammesso il delitto. Durante l’interrogatorio ha dichiarato che tutto è avvenuto nel corso di una lite degenerata in colluttazione.
In preda alla rabbia, ha usato una tecnica di arti marziali per spezzare l’osso del collo dell’anziano, provocandone la morte immediata. Dopo aver occultato il corpo, è fuggito dalla città, trovando rifugio altrove fino al momento dell’arresto.
Questo episodio ha sconvolto la comunità locale, sollevando interrogativi sulla convivenza tra persone con trascorsi difficili. Mentre la giustizia seguirà il suo corso, il caso rimane un drammatico monito su come tensioni quotidiane possano sfociare in atti di estrema violenza.
Secondo le ultime indagini sono emerse presunte confessioni come: “Gli ho spezzato il collo. Ho ucciso io, poi sono scappato”. come riportato da fanpage.it