La Svezia ha attivato il 32° Battaglione missilistico da difesa costiera, equipaggiato con il sistema RBS 15 Mk II.
Negli ultimi anni, la sicurezza del Mar Baltico è diventata una priorità per i paesi della regione, soprattutto a causa delle crescenti tensioni geopolitiche in Europa orientale. La Svezia, pur non facendo parte della NATO fino a tempi recenti, ha sempre mantenuto una strategia difensiva volta a garantire la protezione delle proprie coste e l’integrità del suo territorio.

La nuova unità della Marina Svedese
Dopo un periodo di riduzione delle capacità militari seguita alla fine della Guerra Fredda, il governo svedese ha deciso di potenziare nuovamente la sua difesa costiera, reintroducendo sistemi missilistici avanzati e aumentando la prontezza operativa delle proprie forze armate. Questo processo ha portato alla recente attivazione di un’importante unità della Marina svedese, progettata per rafforzare la deterrenza nel Baltico.
Nel quadro del rafforzamento delle proprie capacità militari, la Svezia ha reso operativo il 32° Battaglione missilistico da difesa costiera, una componente della 3a Flottiglia Navale (Tredje sjöstridsflottiljen). Questa unità, basata a Karlskrona, è equipaggiata con il sistema missilistico RBS 15 Mk II, sviluppato dall’azienda svedese Saab, e rappresenta un ritorno strategico a una capacità di interdizione marittima che era stata ridotta nei decenni precedenti.
L’RBS 15 Mk II, che era stato inizialmente ritirato dal servizio, è stato reintrodotto nel 2016 per contrastare le nuove minacce alla stabilità regionale. Si tratta di un missile a lungo raggio, progettato per colpire bersagli navali con elevata precisione, grazie al suo avanzato sistema di guida. Ogni unità mobile della nuova divisione è basata su autocarri FMX 6×4 di Volvo Defense, capaci di trasportare fino a quattro missili ciascuno, conferendo alla Svezia una capacità di attacco rapido e flessibile.
RBS 15 Mk II e il futuro della difesa costiera
Il missile RBS 15 Mk II ha una gittata superiore ai 70 km e una velocità altamente subsonica (0,9 mach). È dotato di una testata esplosiva HE da 200 kg, che può essere attivata sia all’impatto che in prossimità del bersaglio. L’evoluzione tecnologica del sistema ha migliorato la guida radar attiva, la capacità di penetrazione delle difese nemiche e la sua efficacia in scenari operativi complessi.
Tuttavia, il piano della Marina Svedese non si ferma qui. In futuro, il RBS 15 Mk II sarà gradualmente sostituito dalla versione più avanzata, il RBS 15 Mk III, che offre una gittata superiore ai 200 km e una maggiore precisione grazie al suo sensore di ricerca avanzato e al sistema GPS integrato. Questo nuovo sistema, sviluppato in collaborazione con la tedesca Diehl Defence, rappresenta un passo ulteriore nella strategia svedese di rafforzamento della sicurezza marittima.
Con questa nuova unità missilistica, la Svezia si conferma un attore strategico nel Mar Baltico, potenziando le proprie capacità difensive e inviando un chiaro segnale di deterrenza in un’area sempre più instabile.