Bersani attacca la Meloni a DiMartedì: pressione fiscale e Trump
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Bersani attacca la Meloni in tv: “Ecco la sua sindrome”

Pier Luigi Bersani

Affondo in diretta tv di Pier Luigi Bersani verso Giorgia Meloni e le vicende legate all’Ucraina ma anche alla crescita dell’Italia.

Non solo i commenti poco carini, si fa per dire, di Veltroni su Schlein e Meloni. In tv, a ‘DiMartedì’ su La7 con Giovanni Floris, è arrivato un nuovo attacco alla Premier da parte di Pier Luigi Bersani. I temi sul tavolo sono stati quelli delle trattative di pace in Ucraina, ma anche la pressione fiscale in Italia e alcune dichiarazioni controverse della stessa Presidente del Consiglio.

Pier Luigi Bersani
Pier Luigi Bersani – newsmondo.it

Bersani, il gesto politico dell’Europa

Nel corso del suo intervento alla trasmissione di La7, ‘ DiMartedì’, Pier Luigi Bersani ha prima di tutto fatto un passaggio generale sulle mosse dell’Europa sul tema Ucraina ed in particolare sui rapporti Ue-Usa. Parlando di riarmo, l’ex volto del Pd ha detto: “Von der Leyen lo saprà che tutti questi paesi comprano armi dagli Usa per il 60% così come saprà che ci sono 6 o 7 carri armati e che qualcuno produce in casa, però lo fa su licenza americana. E dovrebbe sapere che dopo gli F-35, sono in progettazione questa novità assoluta dei caccia di sesta generazione che dovrebbero sbucare nel 2030, ma con un dettaglio: noi abbiamo un progetto con gli inglesi e i giapponesi. Poi c’è un altro progetto ancora fra tedeschi, francesi e spagnoli. E la Svezia, che ha una tradizione di questo tipo, ha in corso un progetto col Brasile. Ma noi pensiamo di fare la deterrenza in questo modo qui?”.

Secondo Bersani servirebbe un “gesto politico” di forza da parte di “6 o 7 paesi che dicono al mondo: ‘Ragazzi, adesso noi ci vincoliamo a un progetto di difesa comune'”.

La sindrome di Giorgia Meloni: l’attacco

Spostando poi l’attenzione sull’Italia e sulla posizione di Giorgia Meloni nei rapporti Europa-Usa, Bersani ha detto: “Qui in Italia abbiamo avuto della gente come lei che ha tifato per Trump. Io credo che sia proprio al limite del masochismo, del tafazzismo, della sindrome di Stoccolma, perché noi possiamo prenderci solo dei colossali guai da questa situazione. E non solo per l’Ucraina, ma anche sul profilo economico. Sono d’accordo che bisogna parlargli. Cosa vuoi dargli, delle mazzate? Parli, però devi partire da una posizione non prona, ma che abbia anche un po’ di forza”.

Affondando poi il colpo: “Quindi, sta Meloni ci facesse il piacere di ricordarsi che l’Italia non può stare in mezzo all’Atlantico senza sapere dove far andare la barca […]”.

Pressione fiscale: “Meloni non sa l’ABC”

Un ulteriore passaggio forte di Bersani è stato quello relativo alla pressione fiscale e ad alcune dichiarazioni della Meloni. “Quando aumenta la pressione fiscale non è necessariamente perché aumentano le tasse, la pressione fiscale misura le entrate dello Stato in rapporto al Pil”, erano state le parole della Presidente del Consiglio.

Frasi a cui appunto Bersani ha risposto: “Qui c’è un problema: se davvero pensa queste cose, c’è da preoccuparsi. Significa che non sa l’Abc. Con quella logica lì, siccome noi abbiamo dieci punti in meno di occupati rispetto alla media europea, se raggiungiamo la media europea ci aumenta di dieci punti la pressione fiscale, non funziona così […]”, ha detto il volto della sinistra sempre a ‘DiMartedì‘ spiegando poi come funzionerebbero davvero le cose.

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ultimo aggiornamento: 12 Marzo 2025 13:03

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