La Juventus ha ristretto la lista dei candidati per il post-Motta a due nomi: Stefano Pioli e Roberto De Zerbi.
Dopo settimane di speculazioni e ipotesi, il futuro della panchina della Juventus inizia a delinearsi con maggiore chiarezza. Il club bianconero, alle prese con una stagione altalenante e con il rebus del prossimo allenatore, ha valutato diversi profili per il possibile dopo-Motta.

Pioli e De Zerbi: due idee di calcio opposte
Nomi altisonanti come quello di Gian Piero Gasperini non hanno mai rappresentato un’opzione concreta, mentre il ritorno di Antonio Conte appare complesso a causa delle dinamiche dirigenziali. Anche le candidature di Roberto Mancini e Igor Tudor non hanno trovato spazio nelle valutazioni della società.
La priorità della Juve è terminare la stagione con Thiago Motta, valutandone il lavoro fino a giugno prima di prendere una decisione definitiva. Il quarto posto in campionato e la qualificazione in Champions League saranno fattori cruciali, ma non gli unici: i rapporti tra il tecnico e lo spogliatoio, mai del tutto idilliaci, potrebbero pesare altrettanto sulla decisione finale.
Dunque, se la Juventus dovesse decidere di cambiare guida tecnica, la rosa dei candidati si restringe a due nomi: Stefano Pioli e Roberto De Zerbi. Due profili con filosofie calcistiche molto diverse, che incarnano visioni strategiche differenti per il futuro bianconero.
Stefano Pioli, attuale allenatore del Milan, rappresenta una scelta di continuità e stabilità. Cresciuto nel settore giovanile della Juve, conosce bene l’ambiente e ha dimostrato di essere un tecnico flessibile, capace di adattarsi alle caratteristiche della rosa. Non è un integralista del gioco, ma punta sull’organizzazione e su un equilibrio tra fase offensiva e difensiva. Inoltre, il suo stile di gestione pacato e razionale si sposa con la tradizione bianconera, che da sempre premia serietà e disciplina.
Dall’altra parte, Roberto De Zerbi è il profilo di chi sogna una rivoluzione tattica. Il suo calcio è propositivo, basato su un possesso palla aggressivo e un’idea di gioco ben definita. Tuttavia, questa impostazione richiede tempo per essere assimilata, e con l’imminente Mondiale per club la Juve potrebbe non avere il margine necessario per un cambio così drastico. Inoltre, la tifoseria bianconera, storicamente meno incline a un calcio estetico, potrebbe non accogliere con entusiasmo una nuova rivoluzione dopo gli esperimenti con Sarri, Pirlo e Allegri.
La decisione finale dipenderà da Motta e dalla società
La scelta tra Pioli e De Zerbi sembra essere l’unica reale opzione sul tavolo della Juventus, ma c’è ancora una variabile in gioco: Thiago Motta. Se il tecnico dovesse concludere la stagione con un rendimento convincente e una forte sintonia con la squadra, il club potrebbe decidere di confermarlo, evitando un altro stravolgimento tecnico.
A rendere il quadro ancora più incerto è il possibile ritorno ai vertici della società di Andrea Agnelli. Un eventuale cambiamento nella governance potrebbe rimettere tutto in discussione, aprendo scenari oggi imprevedibili. Per ora, però, la partita per la panchina della Juventus si gioca tra due soli candidati: Pioli e De Zerbi.