Vittorio Feltri sul caso della Tesla dei coniugi Fratoianni: il giornalista critica la sinistra e ironizza sulla scelta della deputata.
Non sembra pronta a placarsi la polemica sulla Tesla dei coniugi Fratoianni (peggio del caso della Jaguar di Conte), tanto da aver scomodato anche Vittorio Feltri. Sulle pagine de Il Giornale, rispondendo ad un utente, ha espresso un giudizio critico sulla reazione della coppia. Ecco cosa ha detto.

Vittorio Feltri e il caso della Tesla dei coniugi Fratoianni
Il giornalista Vittorio Feltri ha commentato in modo diretto la reazione della coppia di parlamentari, giudicandola sproporzionata rispetto alla questione sollevata: “I coniugi Fratoianni hanno affannosamente spiegato, scendendo nei dettagli, come e perché dispongono di una Tesla, giustificandosi, nemmeno si fosse trattato di un crimine“.
Secondo il giornalista, la questione solleva un problema più ampio, ovvero l’idea che le scelte di consumo debbano essere vincolate a criteri ideologici. A tal proposito, sottolinea: “Se i nostri acquisti dovessero essere vincolati al pensiero di chi produce e immette sul mercato un determinato prodotto, allora fare la spesa o comprare qualsiasi bene diventerebbe un grosso problema“.
Il giornalista critica la sinistra per quello che definisce un atteggiamento ipocrita: “Mi pare un pochino esagerato, eppure mi rendo conto che da un po’ si è diffusa questa tendenza a sinistra: le compere devono essere etiche, ecosolidali, ecologiste, ecosostenibili, virtuose, altrimenti si rischia di essere giudicati e condannati, bollati quali razzisti, fascisti, sessisti e così via“.
L’ironia sulla scelta della moglie di Fratoianni
Feltri pone l’accento anche sulla decisione di Elisabetta Piccolotti di continuare a usare la Tesla fino alla scadenza del leasing, per poi liberarsene: “Piccolotti ha optato per codesta soluzione pratica: terrà ancora l’auto, perché in fondo funziona molto bene ed ella deve pur spostarsi“. Il giornalista non risparmia l’ironia sulla contraddizione di questa posizione. Sottolineando come, nel frattempo, la deputata continuerà a usufruire dei vantaggi dell’auto.
“Quando estinguerà il leasing la cederà, poiché lei sulla macchina di un nazista non vuole proprio stare. Intanto la signora ne avrà macinati di chilometri a bordo di quella Tesla un po’ fascista ma pure tanto tanto comoda“, conclude.