Carburanti: quanto lo Stato incasserà con il riordino delle accise
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Direttore: Alessandro Plateroti

Carburanti: quanto lo Stato incasserà con il riordino delle accise

pompa benzinaio carburante

Il riordino delle accise sui carburanti porterà un extragettito di 1,2 miliardi in cinque anni. Come cambieranno le tasse.

Negli ultimi anni, la politica fiscale sui carburanti ha subito numerose modifiche, con l’obiettivo di bilanciare il gettito statale e ridurre gli impatti ambientali. Uno dei provvedimenti più recenti riguarda il riordino delle accise, un intervento mirato a riequilibrare le tasse tra benzina e diesel, due combustibili fondamentali per la mobilità privata e commerciale.

Benzina
Benzina

Un cambiamento graduale per ridurre gli squilibri

Attualmente, l’accisa sulla benzina è più alta rispetto a quella sul diesel, ma quest’ultimo viene consumato in quantità nettamente superiori, soprattutto nei settori dei trasporti e dell’agricoltura. Questa disparità ha generato un dibattito su un possibile riallineamento delle imposte, considerando anche l’impatto ambientale dei due carburanti.

Il governo ha deciso di intervenire con un piano graduale: il Consiglio dei ministri, il 13 marzo, ha approvato un decreto legislativo che prevede l’aumento progressivo delle accise sul diesel e la contemporanea riduzione di quelle sulla benzina. Questo processo avverrà nell’arco di cinque anni, con un incremento o una riduzione che varierà tra 1 e 1,5 centesimi al litro ogni anno.

L’obiettivo principale è quello di eliminare gradualmente i sussidi ambientalmente dannosi, ovvero quelle agevolazioni fiscali che incentivano l’uso di combustibili più inquinanti. Tuttavia, alcuni settori strategici, come il trasporto merci e l’agricoltura, saranno esentati dall’aumento dell’accisa sul diesel, per evitare ripercussioni economiche negative.

Un extragettito di 1,2 miliardi per lo Stato

La riforma avrà un impatto diretto sulle casse dello Stato. Secondo i calcoli dell’Unione energie per la mobilità (Unem), il riordino delle accise genererà un extragettito complessivo di 1,2 miliardi di euro nell’arco di cinque anni. Questo risultato deriva dalla differenza tra gli 1,93 miliardi di euro incassati dall’aumento delle accise sul diesel e la perdita di 830 milioni dovuta alla riduzione delle tasse sulla benzina.

Una parte significativa di queste nuove entrate, circa il 50%, sarà destinata al rinnovo contrattuale degli autoferrotranvieri, una categoria che da tempo attende aggiornamenti nelle condizioni lavorative ed economiche.

Con questa manovra, il governo punta non solo a riequilibrare la tassazione tra i carburanti, ma anche a garantire nuove risorse per il settore dei trasporti, senza incidere in modo eccessivo sulle fasce più deboli dell’economia.

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ultimo aggiornamento: 17 Marzo 2025 13:01

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