Un camionista è accusato di aver ucciso il suo capo e dato fuoco all’azienda per nascondere le prove. Ora in carcere in attesa di giudizio.
In una tranquilla giornata di lavoro, un incendio improvviso ha scosso un’azienda di trasporti a Crestwood, Illinois per via di un camionista. Le fiamme sono state domate rapidamente dai vigili del fuoco, ma quello che hanno scoperto all’interno del palazzo ha trasformato un normale intervento in una scena del crimine.
Dietro il fumo e i detriti, gli investigatori hanno trovato il corpo senza vita di Dane Koletski, 46 anni, CEO di ATG Truckload. L’autopsia ha rivelato che non si trattava di una vittima dell’incendio, ma di un omicidio brutale: l’uomo era stato ucciso con un’arma da taglio.

Un crimine pianificato nei dettagli
Le autorità hanno subito avviato le indagini, raccogliendo prove e testimoni. La scena suggeriva che il fuoco fosse stato appiccato intenzionalmente, probabilmente per distruggere eventuali tracce del delitto. Dopo aver seguito numerose piste, gli investigatori sono arrivati a un nome: Josif Suclea, un autotrasportatore di 52 anni che lavorava per la stessa azienda.
Non è chiaro quale fosse il movente dietro l’omicidio, ma gli inquirenti hanno agito rapidamente. La caccia all’uomo ha portato gli agenti a seguire la sua possibile fuga lungo la costa del Lago Michigan.
L’arresto a centinaia di chilometri di distanza
La mattina successiva all’omicidio, alle 5:15, le autorità hanno rintracciato Suclea in un’area di sosta per camion a Holland, Michigan, a circa 145 miglia dal luogo del delitto. Gli agenti lo hanno arrestato sul posto senza che opponesse resistenza.
Dopo essere stato estradato in Illinois, Suclea è stato formalmente accusato di omicidio di primo grado. Attualmente si trova nel carcere della Contea di Cook, in attesa di giudizio.
Nel frattempo, amici e familiari di Koletski piangono la sua scomparsa. Fondatore di ATG Truckload nel 2010, Koletski era un padre devoto e un imprenditore rispettato. Una raccolta fondi è stata aperta in suo onore per sostenere il figlio tredicenne, rimasto orfano a seguito della tragedia.