Renzi accusa Giorgia Meloni: "Si è emancipata da Berlusconi"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Renzi accusa Giorgia Meloni: “Si è emancipata da Berlusconi con i soldi…”

Matteo Renzi

Nel suo libro L’Influencer, Matteo Renzi contesta la narrazione di Giorgia Meloni come outsider, definendola invece la “più raccomandata”.

Giorgia Meloni si è affermata nell’immaginario collettivo come la underdog, la donna che si è fatta da sola, sfidando poteri consolidati e vecchie élite. Una narrazione affascinante, capace di attirare consensi e costruire una figura politica alternativa. Tuttavia, Matteo Renzi nel suo libro L’Influencer smonta pezzo per pezzo questa rappresentazione, sostenendo che Meloni sia tutt’altro che un’outsider.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

L’ascesa di Giorgia Meloni: tra mito e realtà

Renzi afferma che la leader di Fratelli d’Italia è “la più raccomandata della Seconda Repubblica”. Secondo lui, l’inizio della sua carriera politica è stato segnato da favori e spinte dall’alto. “Viene piazzata giovanissima da Fini alla vicepresidenza della Camera esattamente come Di Maio veniva piazzato da Grillo nello stesso ruolo”, scrive, paragonando i due per l’assenza di titoli accademici e successi professionali: “entrambi non hanno una carriera universitaria straordinaria o meriti professionali o pubblicazioni dall’alto valore culturale. Non sono laureati, non hanno brillato nel loro lavoro, non hanno doti culturali strabilianti”.

Un ministero senza preferenze e una rottura… pagata

Nel 2008, Giorgia Meloni diventa ministra della Gioventù nel governo Berlusconi, la più giovane della Repubblica. Ma Renzi sottolinea: “È arrivata in quel ruolo senza aver preso nemmeno una preferenza, ma solo grazie al sostegno di B. e di tutto il gruppo dirigente di Alleanza Nazionale”. Aggiunge anche: “È talmente raccomandata da non fare in tempo a lasciare l’ufficio di vicepresidente a Montecitorio che già le si aprono le stanze come ministro senza portafoglio”.

Racconta un episodio emblematico: “Quando Berlusconi premiando un gruppo di ragazze nel 2011 disse ‘siete così brave che meritereste di essere invitate al Bunga Bunga’. Meloni, lì presente, rise a crepapelle”. Per Renzi, questo è il segno di quanto fosse allineata al potere, finché le conveniva.

La vera rottura con Berlusconi arriva solo più tardi, in un momento di crisi per il Cavaliere e per Gianfranco Fini. Renzi è netto: “Giorgia Meloni ha accettato di mettersi contro Berlusconi e Fini solo quando è iniziata la loro parabola discendente. Non li ha affrontati prima con le armi del rinnovamento come abbiamo fatto con quelli come D’Alema, li abbandona nel momento del declino. Fin quando conviene c’è, poi molla”. E aggiunge il colpo finale: “Bonifico trasparente. Giorgia si è emancipata da Berlusconi con i soldi di Berlusconi”. Il tutto come riportato fedelmente da ilriformista.it

Con L’Influencer, Renzi propone una rilettura tagliente della carriera politica di Giorgia Meloni. Dietro l’immagine della combattente solitaria, si celerebbe, secondo lui, un percorso fatto di appoggi potenti e scelte strategiche. La domanda resta: quanto è autentica la narrazione dell’underdog?

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ultimo aggiornamento: 15 Aprile 2025 13:08

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