Pd nel caos: Calenda lo accusa di seguire Conte e difende Meloni
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Pd nel caos: Calenda lo accusa di seguire Conte e difende Meloni

Carlo Calenda

Carlo Calenda critica duramente il Pd per l’allineamento con Conte e difende la visita di Meloni a Washington. I dettagli.

Negli ultimi mesi, il panorama politico italiano ha mostrato segnali evidenti di fratture interne, specialmente tra le forze di opposizione, questo Calenda lo sa. Le divergenze strategiche e ideologiche tra i vari partiti stanno diventando sempre più marcate, mettendo in discussione la possibilità di un fronte comune capace di contrastare efficacemente il governo in carica. Il Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e Partito Democratico sembrano muoversi all’unisono su alcuni temi, ma con un equilibrio precario.

Carlo Calenda
Carlo Calenda – newsmondo.it

Un’opposizione frammentata e senza direzione

In questo contesto, il leader di Azione, Carlo Calenda, ha adottato una posizione chiaramente alternativa. La sua linea è quella di un centro riformista ed europeista, che punta a differenziarsi sia dalla destra sovranista che dalla sinistra populista. Ma è proprio su questa visione che si gioca uno dei contrasti politici più interessanti e controversi del momento.

Calenda difende Meloni e attacca Pd e M5S

In una recente intervista, Calenda ha acceso i riflettori sulla condotta dell’opposizione riguardo alle politiche internazionali, criticando duramente il comportamento del Partito Democratico, accusato di seguire Giuseppe Conte come fosse il suo leader naturale. “La posizione di Movimento 5 Stelle, Avs e Partito democratico, che ormai segue Giuseppe Conte come fosse il leader, sono destinate a portare all’isolamento e all’indebolimento dell’Italia sia a livello internazionale che economico”, ha affermato.

Secondo lui, “nei prossimi anni saremo chiamati a decidere su una Nato europea, che in Italia divide profondamente i due poli. E allora vedremo. Speriamo che il Pd abbia il coraggio di cambiare linea. Senza un centro europeista ragionevole, nei prossimi anni il Paese si avviterà in una spirale di recessione e isolamento”.

Sulla candidatura alle regionali, Calenda è netto: “Il nostro approccio è sempre lo stesso, come sul piano nazionale: appoggiare candidati moderati e riformisti su programmi moderati e riformisti”. E sull’altolà delle opposizioni alla visita di Giorgia Meloni a Washington, replica: “Penso siano demenziali. Non ho letto le stesse proteste quando il premier inglese Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron sono andati da Trump. Non si capisce perché una premier non dovrebbe accettare l’invito. Sono tutte polemiche avvilenti e un po’ ideologiche”.

Il punto cruciale arriva sul piano economico e internazionale: Trump è una calamità come le sette piaghe d’Egitto, che sta innescando una recessione che colpirà gli Usa prima e l’Europa poi”. Secondo Calenda, è fondamentale agire subito: “Dicendo chiaro che ai dazi risponderemmo sia tassando le big tech che intervenendo sull’acquisto del debito degli Usa, che hanno un deficit gigantesco, finanziato dagli acquisti delle banche centrali di tutto il mondo. È bastato un segnale da parte di cinesi e giapponesi per far schizzare il rendimento dei titoli e quindi il costo del debito. E Trump ha prontamente cominciato a fare retromarcia”. Come riportato da iltempo.it

Ed è qui che arriva la stoccata finale al Pd: “Segue Conte come fosse il loro leader”. Una frase che suona come una vera e propria umiliazione per i dem, colpiti nel cuore della loro identità e strategia politica.

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ultimo aggiornamento: 15 Aprile 2025 10:26

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