L’ex premier Matteo Renzi denuncia gli ultimi ritardi ferroviari e accusa il ministro Matteo Salvini: lo sfogo sui social.
Dopo l’omaggio di Matteo Renzi per Papa Francesco, l’ex premier ha preso posizione sui disservizi ferroviari italiani, attaccando duramente il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Attraverso un post su X (ex Twitter), il leader di Italia Viva ha denunciato dei gravi ritardi nei suoi ultimi viaggi in treno.

L’ultima di Matteo Salvini sulla puntualità dei treni
L’accusa di Matteo Renzi si scontro con le ultime dichiarazioni dell’ex premier durante il question time alla Camera di mercoledì 16 aprile. Matteo Salvini, infatti, ha avuto l’occasione di rispondere a un’interrogazione parlamentare del Partito Democratico. Il ministro ha sottolineato che “nei primi mesi del 2025 è cresciuta la puntualità di tutti i servizi ferroviari erogati“.
Fornendo dati aggiornati, ha specificato: “A fine marzo i treni in orario per l’alta velocità erano l’82,8%, gli Intercity l’89,4%, i regionali il 91,3%“. Ha inoltre voluto ringraziare i lavoratori del settore: “Un risultato che nasce dal lavoro di una grande squadra di lavoratori che ogni giorno sono in prima linea per un servizio ferroviario di qualità e a tutti loro va il mio personale ringraziamento“.
La sfuriata di Matteo Renzi sui social
Con un messaggio pubblicato su X, Matteo Renzi ha raccontato la sua esperienza personale: “Ho preso tre treni in questa settimana. E per tre volte ho fatto ritardo, oggi più di un’ora. Vi sembra normale che il Ministro dei Trasporti Salvini si preoccupi di tutto tranne che del funzionamento delle ferrovie?“. L’ex presidente del Consiglio ha accompagnato il suo sfogo con la foto di un tabellone ferroviario che mostrava i ritardi.
Ha proseguito puntando il dito contro le giustificazioni fornite per i continui disservizi: “Ogni giorno inventa una scusa diversa: il chiodo, il pantografo, lo sciopero, il PNRR, le cavallette. Ma non si è mai vista una situazione del genere, mai. Pendolari e viaggiatori non meritano di essere trattati così“.