Il generale Carsten Breuer avverte che la Russia di Putin potrebbe essere pronta ad attaccare la NATO entro il 2029.
Negli ultimi anni, l’Europa ha assistito a una crescente tensione nei rapporti con la Russia di Putin. A seguito dell’invasione dell’Ucraina, Mosca ha accelerato la produzione militare, con nuovi carri armati, artiglieria e munizioni distribuiti sia sul fronte che nei depositi strategici. Questo riarmo non ha solo finalità belliche immediate, ma si inserisce in una strategia a lungo termine.
Le dichiarazioni di Vladimir Putin e dei suoi collaboratori suggeriscono una visione più ampia del conflitto, che va ben oltre i confini ucraini. La Russia sfrutta metodi di guerra ibrida, tra cui attacchi informatici, disinformazione e operazioni di disturbo contro infrastrutture critiche in Occidente. Lo scenario non distingue più nettamente tra pace e guerra: per il Cremlino è una condizione fluida, dove ogni occasione è utile per indebolire l’avversario.
Anche la Germania ha segnalato attività sospette sul proprio territorio, come il sorvolo di droni su caserme e impianti strategici. L’intelligence occidentale, sulla base di questi segnali, ha sviluppato un’analisi allarmante.

La risposta tedesca: 460.000 soldati in allerta
Di fronte a questa crescente minaccia, la Germania ha deciso di reagire con fermezza. Il generale Carsten Breuer, capo della Bundeswehr, ha dichiarato che la Russia sarà militarmente pronta ad attaccare la NATO entro il 2029. L’analisi, condivisa con i partner occidentali, si basa sull’aumento della produzione militare russa e sulla sua riorganizzazione strategica.
Per questo motivo, Berlino ha avviato un piano per espandere rapidamente le capacità militari: l’obiettivo è rendere operativi fino a 460.000 soldati, inclusi riservisti, e migliorare la capacità di reazione in tempi brevi. L’accento è posto su settori cruciali come difesa aerea, guerra elettronica e logistica ad alta mobilità.
Putin non si fermerà all’Ucraina
Il generale Breuer è chiaro: se le tendenze attuali continueranno, la Russia avrà la capacità e forse l’intenzione di attaccare un paese NATO entro il 2029. La minaccia non è più teorica, ma concreta. Per l’Europa e l’Alleanza Atlantica, è tempo di prepararsi seriamente a uno scenario di conflitto su vasta scala, che potrebbe ridefinire l’equilibrio geopolitico del continente.