Durante un’audizione alla Camera USA, Pete Hegseth rivela che il Pentagono ha piani pronti per Panama e Groenlandia.
Negli USA la politica di difesa è spesso al centro di confronti accesi, ma raramente si ascoltano dichiarazioni capaci di sollevare tanto clamore quanto quelle pronunciate dal segretario alla Difesa, Pete Hegseth, durante un’audizione alla Camera. I temi della sicurezza nazionale e della strategia militare globale sono tornati sotto i riflettori, in un momento in cui la tensione internazionale richiede prudenza e chiarezza. Ma proprio da un contesto di interrogazioni parlamentari è emersa un’affermazione tanto sorprendente quanto ambigua.
In risposta a una domanda diretta da parte di un deputato, Hegseth ha dichiarato: “Credo che gli americani vogliano che il Pentagono abbia piani pronti per qualsiasi cosa”, suscitando reazioni immediate tra i presenti. Le sue parole hanno avuto un impatto ancora maggiore quando ha aggiunto che non esclude la possibilità di un’azione militare verso due territori finora al di fuori di ogni scenario concreto: Panama e Groenlandia.

Le dichiarazioni ufficiali: cosa ha detto davvero Hegseth?
Nel corso dell’audizione, alla domanda se esistano effettivamente piani d’invasione, Hegseth non ha negato, limitandosi a ribadire: “Il Pentagono ha piani per ogni tipo di emergenza”. Un’affermazione che lascia spazio a molteplici interpretazioni, ma che evidenzia una linea di condotta ben precisa: essere pronti a ogni eventualità. Il segretario ha inoltre sottolineato: “I suoi vertici sono ansiosi di lavorare con la Groenlandia per garantire che sia al sicuro da qualsiasi potenziale minaccia”. Questa visione, apparentemente cooperativa, si scontra però con il contesto delle dichiarazioni, che evocano scenari militari piuttosto che diplomatici.
Le reazioni politiche e internazionali
Non si è fatta attendere la replica del capogruppo democratico della commissione Forze Armate, Adam Smith, che ha criticato duramente il contenuto e il tono delle affermazioni di Hegseth: “Non credo che gli americani abbiano votato per il presidente Trump perché speravano di invadere la Groenlandia – il messaggio che in questo modo si invia al resto del mondo è che gli Usa pensano esclusivamente a se stessi e non si curano delle alleanze.” Parole forti che riflettono l’imbarazzo generato all’interno del Congresso e in ambito internazionale.
Sebbene non si tratti di un’operazione annunciata, il fatto stesso che simili opzioni siano state considerate ufficialmente, porta alla luce una nuova fase della politica difensiva americana, dove la preparazione preventiva diventa quasi sinonimo di proiezione di potere. Il tutto come riportato da adnkronos.com