Approvato un farmaco che protegge dall’HIV ma Matteo Bassetti avverte: attenzione ai rischi delle altre infezioni sessuali.
Dopo essere intervenuto sul caso della bambina a Firenze in rianimazione per il morbillo, l’infettivologo Matteo Bassetti ha pubblicato un video per commentare una recente novità in campo medico: l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) del farmaco lenacapavir, nome commerciale Yeztugo.
Si tratta della prima terapia di profilassi pre-esposizione (PrEP) contro l’HIV con efficacia per sei mesi, tramite una sola iniezione. Tuttavia, l’esperto ha voluto sottolineare anche i potenziali rischi collegati anche alle altre malattie sessualmente trasmesse.

Un importante passo avanti nella prevenzione dell’HIV
Nel suo intervento, Matteo Bassetti ha riconosciuto l’importanza della nuova terapia per la prevenzione dell’HIV: “Certamente molto importante per il discorso dell’HIV perché evidentemente questo consentirà una riduzione della circolazione virale“.
Il farmaco rappresenta un’evoluzione notevole nel campo della PrEP, in quanto promette una protezione quasi totale dall’infezione con una sola somministrazione ogni sei mesi. Per molti esperti, questa innovazione è considerata il progresso più significativo nella lotta contro l’HIV dagli anni ’80.
Bassetti avverte sul rischio di sottovalutare le altre infezioni
Pur riconoscendo il valore medico del farmaco, Matteo Bassetti ha messo in guardia contro un possibile effetto collaterale non clinico, ma sociale: la falsa percezione di sicurezza assoluta.
“Attenzione perché stiamo dando un messaggio che non è del tutto corretto” – spiega – “Noi diciamo alle persone che si fanno questo farmaco due volte all’anno e non prendono l’HIV, ma se hanno rapporti sessuali senza preservativo possono prendere una serie di altre infezioni batteriche, fungine ma anche di altro tipo virali“.
Il rischio, secondo l’esperto, è che l’uso di lenacapavir venga interpretato erroneamente come una protezione totale, spingendo a trascurare l’utilizzo del preservativo e le altre forme di prevenzione. “Quindi non vorrei che questo fosse un messaggio che diventa fuorviante. Le malattie sessualmente trasmesse sono tante, difficile e possono fare davvero male al vostro organismo“, ha concluso.