L’attenzione di Matteo Bassetti, direttore del Malattie Infettive del San Martino di Genova, sulla variante Covid chiamata Nimbus. I dettagli.
Il primo caso registrato a Genova e i contagi in aumento. Stiamo parlando della variante di Covid detta Nimbus sulla quale Matteo Bassetti, direttore del Malattie Infettive dell’ospedale San Martino del capoluogo ligure, ha fatto il punto sottolineando la reale pericolosità e anche come dovrebbero comportarsi le persone, specie quelle anziane e “fragili”.
Bassetti fa il punto sulla variante di Covid Nimbus
“Premetto che non bisogna agitarsi e che non bisogna allarmarsi”, ha esordito Matteo Bassetti nel suo recente post Instagram per parlare di Coronavirus e della variante Nimbus. “Parliamo nuovamente di Covid perché, cosa sta succedendo? Anche negli Stati Uniti, come già è successo in Asia, c’è questa nuova variante che si chiama Nimbus che ha fatto schizzare in alto i contagi”.
“Soltanto poche settimane fa, questa Nimbus rappresentava meno del 5 percento del totale dei virus circolanti e oggi ha preso il sopravvento. E’ probabile che la stessa cosa succeda in Italia”, ha aggiunto i virologo sottolineando che proprio a Genova vi sia stato il primo caso isolato di Nimbus nel nostro Paese.
La pericolosità di Nimbus
Il direttore del Malattie Infettive del San Martino di Genova ha quindi proseguito la sua analisi sottolineato la reale pericolosità di tale variante: “Ma perché ci deve preoccupare o perché deve preoccupare? Perché questa variante sembra sfuggire completamente alle difese immunitarie sia del vaccino che della malattia naturale. Chi si è infettato ha fatto gli anticorpi e chi ha fatto la vaccinazione, le famose tre dosi, probabilmente non è in grado di difendersi”, ha precisato Bassetti nel suo video su Instagram.
E ancora: “Quindi dobbiamo stare tranquilli per la popolazione generale. Cioè per le persone, come dire, che non hanno problemi immunitari, ma per le persone molto anziane, le persone fragili, è chiaro che questo potrebbe rappresentare un problema. Quindi, nessun allarmismo ma attenzione bisogna pensare a rivedere i vaccini e chi magari ha fatto solo le tre dosi pensare che a settembre-ottobre sarebbe meglio vaccinarsi”.
