Nuovo capitolo del caso legato alla scomparsa di Denise Pipitone: arrivata in queste ore la decisione della Corte di Cassazione sull’ex pm.
Il caso legato alla scomparsa di Denise Pipitone continua ad essere tra i fatti di cronaca maggiormente seguiti in Italia. Negli ultimi mesi, al netto di assenza di novità, si è parlato in particolare delle questioni legate a chi si era occupato della vicenda. Nello specifico, tempo fa la Corte d’Appello di Palermo aveva confermato la condanna per l’ex magistrata Maria Angioni accusata di aver fornito false informazioni al pubblico ministero. Oltre a questa condanna, la donna era stata ritenuta colpevole anche di diffamazione ai danni dell’ex ispettore Vincenzo Tumbiolo che all’epoca lavorava al commissariato di Mazara del Vallo. In questo senso si è verificato un vero e proprio ribaltone.

Denise Pipitone: la querelle con l’ex magistrata
Le vicende legate al caso della scomparsa di Denise Pipitone avevano avuto dei risvolti anche su chi si era occupato del caso in passato. Nello specifico è tornata a galla la questione legata all’ex magistrata Maria Angioni che era finita sotto processo per alcune dichiarazioni ritenute diffamatorie nei confronti dell’ispettore Tumbiolo, che aveva partecipato alle indagini sul caso all’epoca dei fatti.
La vicenda giudiziaria si era inserita in un clima già teso tra l’ex pm e ambienti della procura siciliana, con strascichi anche a livello disciplinare. Il Tribunale di Marsala, intorno al mese di marzo, con una sentenza arrivata prima, lo scorso dicembre, le ha inflitto una pena di quattro mesi di reclusione.
La condanna annullata: la novità
Ora, stando a quanto si apprende da diversi media locali e non solo, la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna a quattro mesi di reclusione (pena sospesa) inflitta all’ex pm Maria Angioni dal Tribunale di Marsala per diffamazione ai danni dell’ispettore di polizia Vincenzo Tumbiolo. La Corte ha accolto la richiesta dei legali della Angioni ritenendo fondate le eccezioni sollevate e disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Monza, competente per territorio.