Addio al criminale che ha ispirato la sindrome di Stoccolma
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Muore il criminale che ha ispirato la sindrome di Stoccolma: addio a Clark Olofsson

silhouette ombra di un uomo

È morto Clark Olofsson: il rapinatore, protagonista del celebre sequestro del 1973, legato alla nascita della sindrome di Stoccolma.

Nella giornata di oggi, non si dice solo addio al leggendario compositore di Mission Impossible, ma anche a Clark Olofsson, criminale svedese il cui nome resterà per sempre legato alla famosa “sindrome di Stoccolma“. Nata durante una drammatica rapina con sequestro nel cuore della capitale svedese nel 1973.

torre del carcere

Addio a Clark Olofsson e il sequestro avvenuto nel 1979

Il 23 agosto 1973 Jan-Erik Olsson, evaso dal carcere e armato, fece irruzione nella filiale della Kreditbanken nel centro di Stoccolma, prendendo in ostaggio tre donne e un uomo. Tra le sue condizioni, chiese la liberazione di un suo vecchio compagno di prigione: Clark Olofsson. In un gesto che oggi appare incredibile, le autorità acconsentirono, e così Olofsson entrò nella banca trasformandosi da detenuto a figura centrale del sequestro.

All’interno della filiale accadde qualcosa che stupì il mondo: le vittime iniziarono a provare simpatia per i loro sequestratori. Kristin Enmark, una degli ostaggi, parlò con il primo ministro e non chiese aiuto per sé, ma implorò di non fare del male ai criminali. “Non ci hanno fatto nulla. Anzi, sono stati molto gentili“, ha detto.

Dopo sei giorni di trattative, la polizia fece irruzione con gas lacrimogeni. Nessuno morì, ma il comportamento degli ostaggi lasciò tutti sbalorditi: si rifiutarono di testimoniare contro i sequestratori e dimostrarono più timore verso la polizia che verso i loro aguzzini.

Un criminologo inventò il termine “sindrome di Stoccolma”

Fu il criminologo svedese Nils Bejerot a coniare il termine “sindrome di Stoccolma“, cercando di spiegare quel paradosso emotivo nato durante il sequestro. Da allora, il concetto ha diviso la comunità scientifica.

Alcuni lo vedono come una vera risposta psicologica al trauma, altri lo considerano un’etichetta riduttiva. Kristin Enmark stessa, in un’intervista del 2021 alla BBC, criticò il termine, definendolo “un modo per colpevolizzare le vittime“.

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ultimo aggiornamento: 27 Giugno 2025 14:42

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