Trump avverte: “L’Iran era vicino alla bomba atomica”. Raid Usa su siti nucleari, attacchi alla Fed e nuovi scenari economici globali.
La situazione geopolitica in Medio Oriente è tornata al centro del dibattito internazionale dopo le recenti dichiarazioni di Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti. In un’intervista rilasciata a Fox News, Trump ha riportato l’attenzione sulla presunta avanzata del programma nucleare iraniano e sulle recenti azioni militari degli Stati Uniti.

Raid su Iran: danni “definitivi” a Fordow, Isfahan e Natanz
Trump ha affermato: “L’Iran era vicino alla produzione della bomba atomica”, una dichiarazione che rinnova i timori sulla proliferazione nucleare nella regione. Il presidente ha poi rivendicato i risultati dei raid statunitensi contro i principali siti nucleari iraniani: “Abbiamo provocato danni definitivi ai siti iraniani”.
Secondo Trump, gli attacchi hanno colpito tre centri strategici: Fordow, Isfahan e Natanz, noti per il loro coinvolgimento nelle attività di arricchimento dell’uranio. “Non li abbiamo solo colpiti, abbiamo provocato danni definitivi”, ha insistito, sottolineando che l’azione militare ha avuto un impatto duraturo sulla capacità dell’Iran di proseguire il suo programma nucleare. Tuttavia, fonti internazionali hanno invitato alla cautela nel valutare l’effettiva portata dei danni, suggerendo che l’Iran potrebbe riuscire a ripristinare parte delle strutture nel medio termine.
Attacco a Powell e strategia commerciale globale
Parallelamente, Trump ha rivolto pesanti critiche al capo della Federal Reserve, “colpevole secondo lui di non tagliare i tassi di interesse”. Ha dichiarato: “Chiunque è meglio di lui”, anticipando di avere già in mente un possibile sostituto. Secondo i media, tra i nomi valutati vi sono Kevin Warsh, Kevin Hassett, Scott Bessent, David Malpass e Christopher Waller.
Il discorso del presidente ha toccato anche i dazi internazionali: “Potrei farlo ma non credo ci sia bisogno”, ha detto, riferendosi alla possibilità di prorogare la scadenza del 9 luglio. Ha poi aggiunto: “Il mio team sta inviando lettere ai circa 200 Paesi colpiti dalle misure”. In merito agli accordi internazionali, Trump ha assicurato: “Abbiamo fatto un accordo sui dazi con la Cina e con la Gran Bretagna, stiamo lavorando ad intese con tutti gli altri”. come riportato da ansa.it
Le parole di Trump delineano una strategia chiara: proiettare forza militare sullo scacchiere globale, attaccare le politiche monetarie interne e rafforzare la pressione commerciale internazionale per sostenere l’economia statunitense e il proprio ritorno sulla scena politica.