Bruno Vespa difende Nordio e spiega cosa c'è dietro gli attacchi
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“Furiosa reazione”: Bruno Vespa difende Nordio e spiega cosa c’è dietro gli attacchi

Bruno Vespa in televisione

Bruno Vespa difende Carlo Nordio dagli attacchi dell’ANM e analizza il significato della riforma sulla separazione delle carriere.

Dopo il tentativo dell’ANM di “smascherare” Carlo Nordio pubblicando un documento del 1994, il giornalista Bruno Vespa interviene con un commento deciso, come riportato da Libero Quotidiano, schierandosi a favore del ministro della Giustizia e criticando apertamente l’atteggiamento dell’Associazione nazionale magistrati. Secondo il conduttore di “Porta a Porta”, il comportamento dei magistrati è il sintomo di una “furiosa reazione” di fronte al rischio concreto di perdere una battaglia ideologica che dura da trent’anni.

Carlo Nordio

La separazione delle carriere secondo Bruno Vespa

Uno degli aspetti più controversi della riforma della separazione delle carriere, dalle colonne de Il Giorno e come riportato da Libero Quotidiano, riguarda l’introduzione del sorteggio per la selezione dei componenti dei due nuovi Consigli superiori.

Bruno Vespa lo difende con decisione, affermando che tale misura ha “il proposito di smantellare le correnti, o comunque di indebolirle fortemente“. A chi contesta che il sorteggio prescinda dal merito, il giornalista replica: “Oggi spesso il merito è stabilito dalle correnti“, e porta come esempio “la memorabile bocciatura che Giovanni Falcone ricevette dal CSM nel 1988 nella scelta del consigliere istruttore di Palermo“.

Ricorda inoltre che anche il Tribunale dei ministri è composto da membri sorteggiati e “funziona senza particolare anomalie“. Respinge anche l’accusa secondo cui la riforma indebolirebbe il ruolo del pubblico ministero. Al contrario, conclude che “la cui casta può perfino essere rafforzata da un Consiglio superiore separato“.

La difesa nei confronti del ministro Nordio

Bruno Vespa, aggiuge il Libero Quotidiano, sottolinea come la questione della separazione delle carriere affondi le sue radici nel 1994, quando fu sollevata da Silvio Berlusconi.

Il giornalista evidenzia la soddisfazione del centrodestra, e in particolare di Forza Italia, per il fatto che un percorso così lungo sembri finalmente avviarsi verso la conclusione. Dall’altra parte, definisce “furiosa” la reazione dell’ANM, soprattutto dopo il tentativo di rivelare il presunto “scheletro nell’armadio” del ministro Carlo Nordio. Questo tipo di comportamento, secondo il conduttore, è associato a chi “si avvia a perdere una storica battaglia“.

Secondo il giornalista, la vera posta in gioco non è tanto la distinzione delle funzioni – già parzialmente affrontata con la legge Cartabia – quanto l’eliminazione delle dinamiche correntizie. La creazione di due Consigli superiori separati mira infatti a contrastare “gli inquinamenti e il gioco correntizio nelle promozioni e soprattutto nel giudizio disciplinare sui colleghi“.

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ultimo aggiornamento: 26 Luglio 2025 10:37

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