In seguito alla sentenza della Corte Suprema Usa sull’aborto, Andrea Scanzi e Simone Pillon hanno avuto un diverbio sui social.
La sentenza storica della Corte Suprema americana ha sancito ieri che l’aborto non è più un diritto esteso a tutti gli stati facenti parte degli Usa. I liberal-democratici sono a terra, mentre i conservatori esultano. Ora, è chiaro che questa sentenza rappresenti un passo indietro netto rispetto ai diritti delle donne americane, che potrebbe avere ripercussioni mondiali. I perché di questa sentenza sono tutti da trovare. In ogni caso, anche in Italia se ne è parlato molto, con una lite furiosa tra il giornalista Andrea Scanzi e il politico Simone Pillon.
La lite social
“Ma uno come Pillon, che esulta ogni volta che a qualcuno tolgono i diritti e che dice di avere “il cuore pieno di gioia” per la decisione criminale di togliere negli Stati Uniti il diritto all’aborto, che vota orrenda deve avere? Quante frustrazioni deve gestire? Con quanta miseria umana deve convivere? Poveraccio“. Questo il commento su Instagram di Andrea Scanzi in merito alle posizioni di Pillon, che è stato visto esultare con forza in seguito all’abrogazione del Ddl Zan, e ha fermamente condiviso la decisione della Corte Usa.
La risposta di Pillon, via tweet, non si è fatta attendere. “Sono un poveraccio? Possibile. Ma sono un poveraccio amato immensamente da Dio. Come te. E come tutti quei bambini che magari si salveranno dal bidone della spazzatura ospedaliera. Pensaci. Buona giornata”. Questo il controcommento di Pillon, che ha rimarcato le sue grandi radici cristiane, più che argomentare contro il giornalista.