Il marchio americano e quello giapponese figurano, assieme a diversi operatori del settore energetico, tra i firmatari di un accordo ‘aperto’ per lo sviluppo del settore della mobilità a zero emissioni.
Il futuro dell’industria automobilistica è nella trazione sostenibile. Per questo, i maggiori costruttori rivolgono sforzi sempre più consistenti allo sviluppo di tecnologie alternative ai tradizionali motori termici. In aggiunta, le norme per il controllo delle emissioni si fanno sempre più stringenti e le aziende sono chiamate ad adeguarsi, mettendo sul mercato tecnologie che rispettino paletti sempre più severi. Non a caso, due colossi come Volkswagen e Ford stanno lavorando ad una possibile sinergia per contenere i costi di sviluppo legati al rispetto delle nuove normative sulle emissioni di CO2.
L’accordo GM-Honda per il trasporto elettrico
In quest’ottica si colloca l’accordo Honda-General Motors rivolto allo sviluppo dell’elettrificazione. Il “Transportation Electrification Accord” coinvolge, oltre al colosso statunitense e il marchio giapponese, anche BYD, Proterra e Zero Motorcycles assieme a PG & E, Commonwealth Edison e National Grid. Si tratta di una sinergia di ampio respiro che accoglie sia case costruttrici che operatori del settore dell’energia.
L’accordo non punta solo alla collaborazione al processo di sviluppo di nuove tecnologie per l’alimentazione elettrica dei veicoli ma include un invito ad altre aziende ad accodarsi all’agreement.
Uno dei nodi principali dell’accordo trasporto elettrico Honda-GM è la rete di infrastrutture da mettere a disposizione dei clienti per il rifornimento delle auto elettriche. Pertanto, l’accento viene posto non soltanto sul potenziamento dell’attuale rete di ricarica ma anche sull’implementazione di un programma di sviluppo mediante il quale realizzare nuovi standard e rendere l’intera procedura più semplice e veloce.
Rete elettrica, infrastrutture e regolamenti
Non è certo un caso se tra le voci più importanti della sinergia Honda-General Motors sull’elettrico figuri la realizzazione di una rete territoriale omogenea, che permetta a tutti i fruitori di godere degli stessi vantaggi, favorendo anche lo sviluppo economico con la creazione di nuove possibilità di impiego e, ovviamente, con risvolti benefici per l’ambiente grazie alla limitazione delle emissioni inquinanti.
Ovviamente, un progetto tanto ambizioso – che coinvolge non soltanto l’utenza privata ma anche il trasporto pubblico – deve ricevere il supporto delle autorità locali e statali, affinché lo sviluppo possa procedere nella maniera migliore. Ragion per cui, nel programma di accordo si auspica anche la creazione di un regolamento su misura per portare avanti i progetti in cantiere, che comprendono sia l’istallazione di nuovi centri di ricarica sia la creazione di una rete di supporto per le applicazioni in ambito residenziale e commerciale.
Il ruolo assegnato alle case costruttrici, invece, è quello di effettuare un’opera di ricerca e sviluppo per realizzare strumenti di ricarica sempre più efficaci. In sostanza, l’idea è quella di regolarizzare e ottimizzare sia le tecnologie che le infrastrutture, sulla base di una legislazione ad hoc, per fornire un servizio accessibile e funzionale.
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