Afghanistan, l'appello del bambino a Messi: "Ti prego, salvami"
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Afghanistan, l’appello del bambino a Leo Messi: “Ti prego, salvami da questa situazione”

Lionel Messi

Emergenza in Afghanistan, l’appello del bambino a Leo Messi: “Sono intrappolato in casa e non posso uscire. Ti prego, salvami da questa situazione”.

Ha fatto il giro del mondo la richiesta di Murtaza Ahmadi a Leo Messi: aiutarlo a lasciare l’Afghanistan per scappare dai talebani. Il bambino della busta di plastica trasformata nella maglia della Pulce, torna ad appellarsi al campione argentino chiedendogli di salvarlo. Una richiesta che in poco tempo è diventata virale e che chiama direttamente in causa la Pulce. Ma la situazione è complessa.

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È difficile che alla luce dell’emergenza che sta attraversando il Paese Leo Messi possa possa effettivamente fare qualcosa. Non è da escludere che il campione possa rivolgersi all’Unicef e ad altri sponsor, ma un intervento mirato in un paese in piena crisi sembra quantomeno improbabile. Ma mai dire mai.

La foto con la busta di plastica trasformata nella maglia del campione argentino

Murtaza Ahmadi è il bambino afghano che abbiamo visto per la prima volta nel 2016, quando divenne virale uno scatto che lo immortalava mentre giocava con una busta di plastica trasformata nella maglia dell’Argentina. La numero 10. Quella di Messi.

Leo vide la voto, rimase particolarmente colpito e decise di incontrare il piccolo Murtaza. L’incontro fu organizzato dall’Unicef e da una serie di sponsor. Inimmaginabile la gioia del bimbo davanti al suo idolo, che ha portato in dono un completino dell’Argentina con tanto di dedica e autografo. Inoltre il bimbo scese in campo come bambino accompagnatore in occasione di una partita amichevole del Barcellona.

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Emergenza in Afghanistan, l’appello del bambino a Leo Messi: “Voglio giocare a calcio e farlo in pace, in un luogo sicuro”

Ora, a distanza di 5 anni, quello stesso bambino torna ad appellarsi a Messi questa volta chiedendogli di farlo uscire dall’Afghanistan e di salvarlo dai talebani. “Sono intrappolato in casa e non posso uscire perché ho molta paura dei talebani. Ti prego, salvami da questa situazione. Voglio giocare a calcio e farlo in pace, in un luogo sicuro. A volte di notte sogno che stanno arrivando i talebani, bussano alla porta e mi urlano contro“, sono le parole del piccolo Murtaza ai microfoni di Efe e poi riprese dai media internazionali.

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ultimo aggiornamento: 4 Settembre 2021 10:04

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