Afroamericano ucciso da una guardia giurata in Oklahoma. L’uomo è accusato di omicidio premeditato.
TUSLA (STATI UNITI) – Un afroamericano è stato ucciso da una guardia giurata a Tusla, in Oklahoma, città che ospiterà il primo comizio di Donald Trump post pandemia.
L’omicidio è avvenuto lo scorso 6 giugno con il Washington Post che ha riportato la notizia a poche ore dall’evento del presidente americano. Un nuovo caso di razzismo negli Stati Uniti che da giorni protestano per la morte di George Floyd.
L’omicidio
L’omicidio dell’afroamericano è avvenuto nella serata del 6 giugno. Secondo quanto raccontato dal Washington Post, la vittima è uscita da un motel con la tazza del caffè in mano per raccontare alla guardia giurata degli atti vandalici contro la sua auto.
Il 53enne ha prima usato lo spray contro l’uomo e poi, quando ha reagito, gli ha sparato alla testa. Le indagini sono ancora in corso con la guardia giurata accusata di omicidio premeditato. Una vicenda resa nota a poche ore dal comizio di Donald Trump che rischia di causare delle nuove proteste da parte dei cittadini.
Il comizio di Donald Trump
Proteste ed emergenza coronavirus, il comizio di Donald Trump preoccupa gli Stati Uniti. L’inquilino della Casa Bianca ha deciso di iniziare la sua campagna elettorale da Tusla nonostante l’aumento dei casi degli ultimi dieci giorni.
Un primo evento post lockdown organizzato al Bok Center, una struttura che ospita fino a 19mila posti, andati esauriti da tempo. Nessuna particolare misura di distanziamento prevista con l’impianto che si preannuncia essere sold out.
Un comizio contestato da commercianti e cittadini per l’alto rischio di una nuova impennata di casi in questo centro dell’Oklahoma. Nessun passo indietro da parte di Donald Trump pronto ad iniziare la sua campagna elettorale in vista delle prossime elezioni in programma nei primi giorni di novembre.
Sparatorie a Seattle e Minneapolis
Una sparatoria è stata registrata a Seattle durante le proteste anti-razziste. Una persona è morta (si tratta di un ragazzo di 19 anni) mentre un’altra è rimasta ferita ma non sarebbe in gravi condizioni. Indagini in corso.
Il fuoco è stato aperto anche a Minneapolis, la città dove è stato ucciso George Floyd. Un morto e undici feriti il bilancio finale di questo agguato anche se non si conosce il motivo.