Transessuale picchiata a Milano: gli agenti denunciati per tortura

Transessuale picchiata a Milano: gli agenti denunciati per tortura

Gli agenti sono stati accusati di tortura, discriminazione e minacce dopo aver preso a manganellate una donna transessuale.

Bruna, la transessuale di 42 anni, ha denunciato gli agenti della polizia locale di Milano che, lo scorso 24 maggio, l’hanno colpita con calci e manganellate anche alla testa. Questa mattina la legale della donna ha depositato la denuncia per tortura contro gli agenti che l’hanno picchiata.

L’aggressione contro la donna transessuale

Lo scorso 24 maggio, Bruna era stata accerchiata da quattro agenti della polizia locale di Milano, che l’avevano colpita con calci, manganellate e spray al peperoncino. Il fatto è avvenuto dopo una presunta segnalazione di atti osceni che la donna avrebbe commesso davanti a una scuola, di cui però non c’è traccia negli atti ufficiali.

Polizia Locale

La vittima ha sporto denuncia per lesioni personali aggravate dall’abuso della funzione pubblica, dall’aggravante della “discriminazione etnica, razziale e religiosa” oltre che per tortura e minacce. Il gesto violento degli agenti è stato ripreso da un video divulgato immediatamente online, divenuto fondamentale per accertare quanto accaduto.

Mentre nel primo video si vedevano le manganellate inferte ai fianchi e alla testa, oltre che l’utilizzo dello spray al peperoncino sulla donna inerme, nelle ultime ore è stato divulgato un secondo video che mostra chiaramente i segni della violenza con il volto sanguinante di Bruna. Qui si vedono i momenti successivi, quando la donna viene caricata su un’auto dai vigili, dove è stata tenuta chiusa per almeno 20 minuti.

La denuncia agli agenti

Questa mattina l’avvocatessa Debora Piazza, che è in contatto anche con il consolato brasiliano, ha depositato la denuncia in Procura contro i quattro agenti che hanno aggredito brutalmente Bruna, accusandoli di tortura, minacce gravi, lesioni aggravate dall’abuso della pubblica funzione e dalla discriminazione.

Dopo aver aperto un’inchiesta, l’aggiunto Tiziana Siciliano e la pm Giancarla Serafini hanno quindi altri elementi su cui indagare. Si aggiunge anche il referto medico su una “ferita alla testa, compatibile con una manganellata”. Nelle prossime ore, potrebbero essere iscritti i nomi di almeno tre dei quattro poliziotti intervenuti, mentre pare che un’agente donna non avrebbe invece preso parte all’azione.

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