Secondo quanto emerge da un database l’Italia è tra i paesi che sta aiutando meno l’Ucraina.
L’Italia fa parte dei sei Paesi più grandi d’Europa e questi sono quelli che non hanno preso nuovi impegni militari per sostenere l’Ucraina. Si tratta della prima volta dall’inizio della guerra, proprio ora che Kiev sta preparando la controffensiva. Il dato emerge da un’analisi dell’Ucraine Support Tracker, un database che elenca e quantifica il sostegno militare, finanziario e umanitario promesso ed effettivamente erogato dai governi occidentali a Kiev.
L’Ucraine Support Tracker, curato dal Kiel Institute for the World Economy, un centro studi tedesco, analizza i dati di 40 Stati che hanno deciso di sostenere l’Ucraina: i membri G7, Ue, Australia, Corea del Sud, Turchia, Norvegia, Nuova Zelanda, Svizzera, Cina, Taiwan e India. Secondo quanto emerge, i grandi paesi Ue, Germania, Francia e Italia non hanno intrapreso nuovi impegni. A luglio le promesse di sostegno all’Ucraina sono state pari a circa 1,5 miliardi di euro.
Chi ha dato più aiuti
Gli Stati Uniti primeggiano per tutte le tipologie di impegni. Nell’ambito di quelli militari, Washington ha promesso 25 miliardi di euro, seguono l’Ue con 2,5 miliardi ed il Regno Unito con 4 miliardi. Nel dettaglio, la Germania si è impegnata con 1,2 miliardi mentre l’Italia con soli 150 milioni anche se il nostro paese ha erogato interamente il sostegno militare promesso rispetto ad altri paesi. Gli Usa ad esempio al momento hanno inviato “solo” 2,6 miliardi di armi rispetto agli 8,63 miliardi di impegno, pari al 23,84% del totale. Diligente invece la Polonia che ha sborsato per intero il miliardo e 800 milioni promesso a Kiev, mentre per quasi tutti gli stati membri dell’Ue resta un divario tra promesse e versamenti effettivi.