La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, e le parole decisamente dure nei confronti di Beppe Grillo.
Intervista al Corriere della Sera per Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna. La politica ha affrontato diverse tematiche legate soprattutto al partito dei 5 Stelle con focus al co-fondatore Beppe Grillo e alle ultime uscite che hanno coinvolto proprio il Movimento in relazione alle scelte anche in tema Green dell’Isola.
Alessandra Todde: il commento su Grillo e la Sardegna
Rispondendo a Grillo e alle sue parole in relazione al presunto blocco alle rinnovabili e al rinvio della chiusura delle centrali a carbone, la Todde ha subito precisato: “Non abbiamo rinviato o bloccato nulla. Abbiamo fermato la speculazione. La Sardegna chiuderà le centrali a carbone e farà la transizione ecologica. L’ambiente e il paesaggio sono beni primari e identitari. E sono valori fondanti anche per la comunità Cinque Stelle. Siamo orgogliosi di aver presentato un modello virtuoso basato sulla tutela dell’ambiente senza ulteriore consumo di suolo evitando di trasformare la Sardegna in un paesaggio industriale senza regole”.
A domanda precisa nel corso dell’intervista sul fatto che Grillo abbia preso in giro il M5S in Sardegna sottolineando la presunta incoerenza sulla vicenda, la presidente della Regione ha tuonato: “Grillo ha fatto ciò che gli viene meglio: il comico. Ed è chiaro che non conosce la situazione della Sardegna. Noi abbiamo impostato la nostra transizione su un piano energetico regionale con regole chiare su aree idonee e sulla società energetica regionale che approveremo entro 120 giorni”.
“Ora un nuovo M5S”
La Todde ha poi parlato di quello che sogna per il Movimento in futuro: “Io critica con Grillo? Grillo non mi ha voluta da nessuna parte”, ha detto facendo riferimento al fatto che il comico l‘aveva voluta nel governo Draghi. “La mia non è una critica a lui ma al modello a cui vorrebbe riportarci. Dobbiamo guardare avanti per costruire un nuovo M5S in cui i cittadini sono al centro del progetto. Lasciamo ad altri il ricordo del partito padronale”.