Dopo l’annuncio di ieri da Palazzo Chigi, oggi Alessia Piperno è a casa dalla famiglia e racconta la sua esperienza.
Il lavoro instancabile del governo ha fatto in modo che dopo più di un mese dall’arresto, Alessia Piperno facesse ritorno a casa dai suoi cari. Ad accoglierla in aeroporto ieri, Tutta la sua famiglia insieme alla premier Giorgia Meloni. Tutto il Paese, in attesa di un lieto fine, oggi tira un sospiro di sollievo. La 30enne romana rassicura tutti che “è stata dura, ma non mi hanno maltrattata”.
E’ tornata a casa Alessia Piperno, la blogger 30enne di Roma che era stata arrestata in Iran il 28 settembre. A darne annuncio ieri è stata la premier Giorgia Meloni che in una nota ha voluto ringraziare la Farnesina e i servizi di intelligence“per il lavoro straordinario e silenzioso per riportare a casa questa ragazza”. La presidente del Consiglio ha voluto avvertire nella giornata di ieri i genitori della ragazza, che stava facendo ritorno in Italia.
Il racconto di Alessia
Dopo 44 giorni in Iran, nel carcere di Evin a Teheran, Alessia ritorna in Italia lasciando una prima dichiarazione: “È stata dura, eravamo in 6 in una cella. Ma non mi hanno mai maltrattata, non ho mai subito atteggiamenti violenti”. E’ stata accolta all’aeroporto di Ciampino, nella giornata di ieri, dalla sua famiglia e dalla premier Giorgia Meloni.
Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha voluto incontrare la ragazza dopo aver atterrato. Piperno rassicura che in questi giorni non è mancato neanche il “cibo occidentale”: nessuna violenza e nessuna fame durante la detenzione. Detenuta all’interno della sezione 209 del carcere, riservata ai detenuti politici, il suo trattamento è stato monitorato dalla nostra diplomazia per tutto il tempo.
Grazie ad alcuni contatti telefonici, mantenuti tra il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani e il suo omologo di Teheran Hossein Amirabdollahian, Alessia Piperno è stata riportata a casa tra le braccia dei suoi cari.
Felicità per la famiglia
Il nonno Franco ha detto in una intervista al Messaggero: “Sono felice. Sono anziano, chissà quanto mi resta, volevo rivederla. Ho vissuto, dormito sempre con il pensiero, guardavo i messaggi whattsapp di mia nipote, nonno come stai? Poi più niente. Poco prima del suo compleanno. Poi non ho più sentito la mia nipote super speciale”.
E’ stato il nonno stesso a dire che ieri era anche il compleanno della mamma di Alessia: “Mi ha detto: Sono felice, è il giorno più bello della mia vita. Ieri era il suo compleanno, e come faccio tutti gli anni le ho scritto un biglietto: il più bel regalo che potresti avere è che Alessia torni da noi, ti auguro che avvenga presto. Combinazione stamattina la notizia della liberazione. Ora si festeggia, avevo sempre detto: quando torna Alessia paga nonno”.