L'allarme del M5S: "La Rai dà al governo Meloni pieni poteri"
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L’allarme del M5S: “La Rai dà al governo Meloni pieni poteri”

Giorgia Meloni

Le critiche di Dario Carotenuto, deputato del M5S, all’emendamento sulla par condicio che favorisce il governo Meloni in TV.

La commissione Vigilanza Rai del Parlamento ha approvato un emendamento che favorisce una maggiore esposizione mediatica degli esponenti del governo Meloni sulla televisione pubblica.

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Questa decisione ha suscitato non poche polemiche, soprattutto tra le file dell’opposizione, con Dario Carotenuto, deputato del Movimento 5 Stelle e membro della commissione, che ha espresso forte critica verso l’emendamento durante un’intervista a Fanpage.it.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Il controllo del governo Meloni sui media: le parole del M5S

Carotenuto evidenzia come la nuova norma possa aprire la porta a una soggettività pericolosa da parte dei direttori e presentatori televisivi. Permettendo loro, infatti, di ospitare candidati alle elezioni europee con ruoli governativi, bypassando di fatto i vincoli della par condicio. “Quindi si confonderanno le acque, in modo ingiusto (…) governance Rai dà al governo pieni poteri,” afferma il deputato del M5S.

L’intervento di Carotenuto tocca anche un tema più ampio e radicato nella storia mediatica italiana: il controllo governativo sull’informazione e sulla televisione pubblica. La critica non risparmia nessuno, a partire dall’attuale premier Meloni, evidenziando il problema della “lottizzazione” dei media.

Tutti hanno fatto della lottizzazione, è stato considerato quasi come un male minore in passato,” sostiene il deputato, sottolineando la necessità di una revisione profonda del sistema di governance della Rai, anche in risposta alle richieste europee per maggiore trasparenza e indipendenza mediatica.

Critica alla gestione Rai

Carotenuto critica l’attuale gestione della Rai, ricordando episodi controversi e mettendo in guardia sulle possibili conseguenze negative di una gestione dell’informazione troppo incline agli interessi di parte: “Da parte nostra c’è rabbia e delusione. Perché porterà a uno sfruttamento del servizio pubblico“.

La questione, va oltre il semplice controllo politico dei media, toccando il cuore dell’integrità dell’informazione e della sua percezione da parte dei cittadini. L’obiettivo dichiarato è trovare una “strada in mezzo” che possa garantire un’informazione libera e imparziale.

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ultimo aggiornamento: 10 Aprile 2024 18:58

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