La premier Giorgia Meloni interviene sulla controversa sospensione della conferenza del conservatorismo europeo a Bruxelles.
La capitale belga è stata teatro di eventi turbolenti legati alla conferenza del conservatorismo europeo, organizzata dalla Edmund Burke Foundation, un think tank di orientamento destrorso. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, ha espresso il suo disappunto e preoccupazione in una lettera letta durante l’evento dal capogruppo di Ecr, Nicola Procaccini.
Il messaggio di Giorgia Meloni
“Quando ho sentito cosa vi stava accadendo ho chiamato subito il premier belga De Croo“, ha scritto Meloni. Aggiungendo che: “Quanto accaduto chiama in questione valori fondamentali come la libertà di parola“.
Come riportato dall’Ansa, la leader italiana ha inoltre criticato l’intervento della polizia belga, che ha chiuso la conferenza. Nonchè anche l’azione del sindaco socialista di Bruxelles, Philippe Close. “Questo episodio può essere attribuito ad un sindaco estremista“, conclude il suo messaggio la premier italiana.
Il sindaco di Etterbeck, di orientamento liberale, ha esercitato pressioni su un hotel per annullare una prenotazione, complicando ulteriormente la logistica dell’evento. Queste azioni hanno provocato una serie di spostamenti delle sedi: dal Concert Noble a un hotel nel Quartiere europeo, fino al Claridge nel centro di Bruxelles.
Le conseguenze dell’interruzione
L’interruzione della conferenza ha sollevato questioni significative riguardanti la libertà di espressione e il diritto di riunione.
Meloni ha definito l’incidente come un “attacco alla libertà di parola” e ha espresso la sua solidarietà ai partecipanti, sottolineando il rischio che “questo virus si sparga” nel contesto europeo.
“Non è mai accaduto prima, una conferenza con primi ministri, eurodeputati e parlamentari è stata bandita e poi chiusa con l’intervento della polizia“, ha lamentato Meloni nella sua comunicazione. L’evento dalla durata due giorni, vedeva tra gli ospiti figure di spicco come il premier ungherese Viktor Orban e l’ex premier polacco Mateusz Morawiecki.
