“Siamo costretti a fare iniezioni di insulina più volte al giorno”, racconta l’ex centrocampista del Milan, Massimo Ambrosini.
L’ex centrocampista del Milan, Massimo Ambrosini, ha parlato per la prima volta sui social della malattia di suo figlio piccolo che non era mai stata nascosta, ma con cui ha lanciato un chiaro segno di aiuto alla ricerca scientifica. “Potrebbe avere conseguenze gravissime”, racconta ai suoi followers.
Il racconto dell’ex calciatore
Da sei mesi, Massimo Ambrosini e la sua famiglia si sono trovati catapultati a dover affrontare una difficile condizione di salute di suo figlio. Al piccolo Alessandro è stato diagnosticato il diabete di tipo 1, una malattia autoimmune, cronica e degenerativa, “che anche se non si vede può avere delle conseguenze gravissime”.
Così si racconta l’ex calciatore del Milan sul suo account Instagram, dove con un video ha cercato di raccontare in prima persona la situazione del figlio. La malattia viene continuamente monitorata, ed è necessario “fare iniezioni di insulina più volte al giorno, tutti i giorni”.
Questo tipo di patologia al momento è una malattia incurabile, “ma c’è una speranza che passa solo ed esclusivamente attraverso la ricerca scientifica”, afferma Ambrosini, dando un netto segnale alla scienza. Poi continua: “Io, mia moglie e tutti i parenti delle 200 mila persone fra adulti e bambini che hanno questa malattia abbiamo la necessità e la volontà che si arrivi a una cura definitiva. Per questo ho deciso di correre alla Milano Marathon, insieme a qualche mio ex compagno di squadra, per sostenere la Fondazione Italiana Diabete. Insieme ragazzi possiamo e dobbiamo trovare una cura per questa malattia”.