È stata consegnata al Governo l’analisi costi-benefici della TAV. Lo studio suggerirebbe di interrompere i lavori ma la Lega non ci sta.
TORINO – A breve il Governo potrebbe comunicare la decisione definitiva sulla TAV. Con qualche settimana di ritardo – come era nelle previsioni – la commissione ha consegnato a Palazzo Chigi l’analisi dei costi-benefici per quanto riguarda la realizzazione della Torino-Lione. “Uno studio – riferisce il presidente Marco Ponti citato dall’ANSA – che vale per la collettività e quindi riguarda tutta l’opera, la parte italiana, ma tutti i soggetti sociali implicati, gli utenti e le imprese, lo Stato, la sicurezza e gli effetti occupazionali“.
Analisi costi-benefici Tav: l’opera non conviene
Siamo quindi agli sgoccioli di una vicenda che ha caratterizzato la parte finale del 2018. Si attende la comunicazione da parte della maggioranza giallo-verde che dovrebbe chiudere in maniera definitiva la questione TAV.
La relazione, stando a quanto emerso, boccerebbe a pieno titolo il progetto spingendo per l’interruzione della costruzione, ipotesi che non piace alla Lega di Salvini
TAV, attesa per l’analisi costi-benefici: Torino si prepara ad una nuova manifestazione
La decisione da parte del Governo sulla TAV è attesa a breve ma Torino si prepara ad una manifestazione. Sabato 12 gennaio 2019 le madamin dovrebbero scendere nuovamente in piazza per confermare il loro sì alla realizzazione della Torino-Lione. Il corteo potrebbe essere annullato se Palazzo Chigi comunicherà la scelta definitiva entro venerdì.
Un argomento che ha trovato la discussione da parte di Lega e M5s. I grillini da sempre hanno confermato la loro contrarietà all’opera mentre dal Carroccio si punta alla realizzazione dell’opera. Entrambi i partiti hanno deciso di aspettare l’analisi dei costi-benefici per la decisione definitiva. L’Italia e Torino si sono divisi su questo argomento ma ormai siamo davvero arrivati alla conclusione. La commissione ha consegnato a Palazzo Chigi il suo studio, ora sta al Governo fare la scelta. Molto probabilmente – visti i pareri divisi – la maggioranza si atterrà a quanto deciso dagli esperti che gli stessi leader dell’alleanza giallo-verde hanno incaricato nei mesi scorsi.
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