Anastasia era arrivata in Italia per sfuggire alla guerra in Ucraina, ma la sua vita è stata stroncata dalla violenza di suo marito.
Anastasia Alashri era fuggita a marzo da Kiev insieme a suo figlio piccolo e suo marito. In Italia aveva deciso di iniziare una nuova vita, dove iniziò a lavorare come cameriera di un’osteria di Fano. Ma la relazione era diventata ormai brusca e, dopo aver deciso di denunciare suo marito e troncare la relazione, ieri mattina la 23enne è stata uccisa proprio da lui.
All’inizio della guerra in Ucraina, a marzo scorso la 23enne Anastasia Alashri fugge in Italia dove lavora come cameriera in un’osteria di Fano, La Peppa. Voleva ricominciare una nuova vita insieme al figlio di due anni e a suo marito (mezzo egiziano e mezzo ucraino) , ma a Pesaro l’uomo che aveva detto di amarla è stato l’artefice della sua morte.
La vicenda
E’ stato proprio l’uomo ad aver confessato ai Carabinieri di aver ucciso suo moglie e di essersi disfatto del suo cadavere, questa mattina, a Fano. I due non erano in buoni rapporti di recente, e la giovane si era recata a casa per prendere gli ultimi vestiti prima di lasciarlo definitivamente. La decisione non è stata accettata dall’uomo, che ha reagito in maniera violenta verso sua moglie.
Anastasia aveva deciso di denunciarlo e andare via da casa dopo le ripetute violenze fisiche e psicologiche che subìva da lui. l’11 novembre si era trasferita con suo figlio da un collega, il quale ha allarmato le forze dell’ordine quando non ha più rivisto tornare la donna ieri mattina.
Le indagini da parte dei Carabinieri di Bologna sono andate avanti fino ad oggi, quando sono riusciti a rintracciare il marito della 23enne che si trovava alla stazione del capoluogo. Stava tentando la fuga dopo aver fatto perdere le tracce del corpo della giovane, ma sotto interrogatorio ha deciso di confessare l’accaduto.
L’accusa di maltrattamenti è ben presto mutata in omicidio quando l’uomo ha confessato di aver ucciso la moglie e di averne abbandonato il cadavere nelle campagne di Villa Giulia. Lungo il torrente Arzilla i carabinieri hanno rinvenuto il corpo ormai senza vita di Anastasia, uccisa con almeno tre coltellate. Due le armi bianche ritrovate accanto al cadavere insieme a una borsa con gli indumenti della donna, quelli che era andata a recuperare a casa dell’uomo.