L’Angelus di Papa Francesco: “Quel che sta accadendo ci scuota dentro. Rimuoviamo le disuguaglianze”.
CITTA’ DEL VATICANO – Nuovo Angelus a porte chiuse per Papa Francesco. Questa doveva essere la domenica della riapertura di Piazza San Pietro ma la proroga del lockdown ha portato il Vaticano a continuare con le misure restrittive e quindi il Pontefice ha parlato dalla biblioteca della Santa Sede.
L’Angelus di Papa Francesco
Il Pontefice commentando il Vangelo ha precisato che “la misericordia di Dio è la mano che ci rialza sempre. Dio non si stanca di tenderci la mano per rialzarci dalle nostre cadute. Egli non vuole che ripensiamo continuamente alle nostre cadute, ma che guardiamo a Lui, che nelle cadute vede dei figli da rialzare, nelle miserie vede dei figli da amare con la misericordia”.
Papa Francesco ha ricordato che siamo come San Tommaso: “Nella prova che stiamo attraversando ci siamo ritrovati fragili con i nostri timori e dubbi. E per questo abbiamo bisogno del Signore e con lui ci riscopriamo preziosi nelle nostre fragilità“.
Il messaggio ai fedeli
In conclusione dell’Angelus Francesco ha voluto lanciare un messaggio a tutti i fedeli: “Ora, mentre pensiamo a una lenta e faticosa ripresa dalla pandemia, si insinua il pericolo di dimenticare chi è indietro. Il rischio è che ci colpisca un virus peggiore, quello dell’egoismo differente […]”.
“Si parte da qui – ha precisato Bergoglio – e si arriva a selezione le persone, a scartare i poveri. Ma questa pandemia ci ricorda però che non ci sono differenze e confini tra chi soffre. Siamo tutti fragili, tutti uguali, tutti preziosi. Quel che sta accadendo deve scuoterci dentro. E’ tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l’ingiustizia che mina alla radice la salute dell’intera umanità“.
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