Apple Lisa, compie 35 anni lo storico antenato dei Mac
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Direttore: Alessandro Plateroti

Apple Lisa, compie 35 anni il computer antenato dei Mac

Apple Lisa

Il 19 gennaio 1983 esordiva sul mercato Apple Lisa, famosa anche per essere costata il lavoro a un giovane Steve Jobs. Eppure, fu l’inizio di un’era.

Quando il 19 gennaio 1983 Apple Lisa venne lanciato sul mercato, la situazione nell’azienda poteva essere degnamente usata come trama per un film. In sette anni l’azienda era passata da vendere computer costruiti a mano (da Steve Wozniak, oggi una celebrità nel mondo dell’informatica), a cercare di competere con IBM e Microsoft.

Inoltre, proprio a causa del progetto Apple Lisa, il giovane Steve Jobs aveva rischiato di perdere il lavoro ed era stato allontanato dal progetto, unendosi al team che stava sviluppando il Macintosh. Fra i due team nacque una vera competizione, vinta da Lisa, che diventò il primo computer commerciale con interfaccia grafica a essere venduto.

Apple Lisa, molti primati ma un flop commerciale

Succede molto spesso nel mondo della tecnologia: i pionieri faticano ad avere successo. Fu così anche per Apple Lisa: il primo modello si fermò a 10.000 copie vendute, poche anche per il 1983, ma segnò l’inizio di un’era. Infatti fu il primo “personal” computer della storia, e portò al grande pubblico molte delle caratteristiche che ancora oggi troviamo nei computer. Eccone alcune:

Prima di tutto, come abbiamo detto, Apple Lisa fu il primo computer ad adottare un sistema operativo basato su interfaccia grafica, cioè sulle “finestre” che tutti noi oggi siamo abituati a vedere su qualsiasi computer. Prima di allora esistevano solo alcuni prototipi dedicati principalmente agli addetti ai lavori, e la maggior parte dei computer

Le caratteristiche innovative di Apple Lisa

Apple Lisa fu il primo computer a larga diffusione a essere commercializzato con il mouse come sistema di controllo oltre alla tastiera.

Sempre all’interno del sistema operativo grafico si trovava inoltre un antenato dei vari “Office” che offriva strumenti per scrivere documenti, creare fogli di calcolo e così via.

Dal punto di vista più tecnico, fu fra i primi sistemi operativi ad adottare la memoria protetta, che ancora oggi è una delle basi principali dell’informatica.

Apple Lisa, imparare dai propri errori

Allora perché Lisa, che sulla carta aveva tutte le caratteristiche per essere una rivoluzione rimase sugli scaffali?
Prima di tutto, per il prezzo: 9.995 dollari non erano uno scherzo, oggi sarebbero circa 20.000 euro. Per dare un termine di paragone, il celebre Commodore 64, uscito l’anno precedente, costava 595 dollari. Si trattava senza dubbio di due tipi di prodotti diversi, ma diecimila dollari erano molti anche per un computer dedicato all’uso professionale come Apple Lisa. Questo non aiutò di sicuro le vendite, e anche lo spot televisivo con un giovanissimo Kevin Kostner non fu di aiuto.

Lo spot di Apple Lisa del 1983, con un Kevin Kostner meno che trentenne.

Oltre al costo, uno dei problemi di Apple Lisa fu senza dubbio la stabilità: la corsa per il primato aveva lasciato il segno, e il sistema operativo Lisa OS, era considerato “lento”, soprattutto per un computer che, per l’epoca, avrebbe dovuto essere un mostro di velocità. Come se non bastasse, secondo quanto si può leggere, crashava di frequente, riavviandosi.

L’eredità di Apple Lisa

Lo storico computer di Apple, insomma, risponde a tutti gli stereotipi del prodotto pionieristico: innovazioni incredibili e destinate a segnare la storia, ma alcuni difetti strutturali e soprattutto un prezzo elevatissimo che ne fermarono la diffusione. Come la storia ci insegna, tuttavia, Apple fece tesoro di quegli errori, e soprattutto furono di aiuto a Steve Jobs, che con il progetto Macintosh gettò le basi per il successo di Apple che tutti conosciamo, anche attingendo dalle soluzioni adottate da Lisa. Qualcuno addirittura definisce quello di Steve Jobs il “più grande secondo atto della storia del business” riferendosi al fatto che dopo il fallimento con Lisa fu in grado di trasformare Apple in una azienda iconica e di successo.
Per esempio, il successore di Lisa, Apple Lisa II, venne rinominato Macintosh XL e, grazie sia a molti miglioramenti del prodotto sia a diverse politiche di vendita e marketing, diventò un prodotto di relativo successo.

Apple Lisa OS
Una schermata del vecchio Apple Lisa OS – Fonte foto: guidebookgallery.org/screenshots/lisaos10

Apple Lisa torna nel 2018

Una piccola coincidenza curiosa riguarda proprio il sistema operativo Lisa OS: Qualche tempo fa infatti, su una mailing list di appassionati è comparsa una notizia che riguarda il codice sorgente, che è stato completamente restaurato. Apple ha confermato la notizia e comunicato ufficialmente che Lisa OS diventerà Open Source nel 2018 e tutti potranno scaricarlo per vedere come era strutturato uno dei primi sistemi operativi grafici della storia.

Fonte foto copertina: it.wikipedia.org/wiki/Apple_Lisa

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ultimo aggiornamento: 19 Gennaio 2018 11:59

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