I genitori del ragazzo della ‘citofonata’ di Matteo Salvini sono arrestati per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.
BOLOGNA – I genitori del ragazzo della famosissima ‘citofonata’ di Matteo Salvini sono stati arrestati per spaccio e detenzione di droga oltre che del possesso di soldi falsi e di armi. Come riportato da La Repubblica, si tratta di un uomo di origine tunisina e di una donna nata in Svizzera.
Il blitz è scattato nelle scorse ore. Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori accertamenti per ricostruire meglio la dinamica di questa vicenda.
La ‘citofonata’ di Matteo Salvini
La citofonata di Matteo Salvini risale agli ultimi giorni di campagna elettorale in Emilia-Romagna. Segnalati da alcuni residenti della zona, il leader della Lega è andato a suonare al citofono e alla risposta di un ragazzo ha domandato: “Lei spaccia?”
Un gesto che ha provocato molte polemiche politiche anche sui social. A distanza di un anno i genitori del ragazzo sono finiti in manette per spaccio, possesso di armi e soldi falsi. Un blitz dei carabinieri scattato nel pomeriggio di martedì 26 gennaio. L’operazione è stata fatta a seguito di un abituale controllo del territorio.
Salvini: “Il tempo è galantuomo”
La vicenda è stata commentata anche da Matteo Salvini con un brevissimo post sui social: “Blitz anti-droga a Bologna. Il tempo è galantuomo. La droga fa male“.
Il leader della Lega era stato molto criticato per il suo gesto in piena campagna elettorale. Polemiche arrivate anche sui social. Critiche piovute dal mondo della politica ma non solo. A distanza di un anno è arrivato l’arresto dei genitori del ragazzo che, nel momento della citofonata, si trovava a casa. E il commento di Salvini non si è fatto attendere…
Blitz anti-droga a Bologna.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 27, 2021
Il tempo è galantuomo.
La droga fa male. pic.twitter.com/fzc9sFzsE5