L’ex presidente degli Stati Uniti, nonostante le pressioni, scelse di non intervenire nell’assalto al congresso.
Donald Trump rimase incollato alla tv a guardare l’assalto al Congresso degli Usa il 6 gennaio 2021. Questa decisione di non agire lo ha portato a tradire il suo paese. Così la Commissione di inchiesta sull’assalto ha chiosato dopo la ricostruzione dei 187 minuti di atti vandalici di violenza. E così facendo ha “tradito il suo giuramento alla Costituzione”, “non ha difeso il Paese” e ha “abdicato i suoi obblighi”.
L’allora presidente fu esortato dai consiglieri e anche dai suoi figli Ivanka e Eric di agire ma non fece nulla e si limitò a lasciare che i suoi sostenitori marciassero su Capitol Hill, come li aveva esortato a fare. “Ha aperto la strada alla violenza e alla corruzione” con i suoi tentativi di ribaltare l’esito del voto e per questo deve “essere ritenuto responsabile”, afferma il presidente della commissione speciale, il democratico Bennie Thompson.
La commissione di inchiesta ha ricostruito le tre ore che hanno generato il panico e creato un evento unico a Washington attraverso video e testimonianze durante le quali il presidente non ha fermato la protesta. Anzi, è stato proprio il suo tweet contro Mike Pence ad ingannarlo e far emergere la sua responsabilità.
Trump è “indifendibile”
In questo modo Trump avrebbe aizzato i suoi e dato in un certo senso l’autorizzazione a esercitare violenza ai suoi manifestanti. E’ questa la testimonianza dell’ex portavoce della Casa Bianca davanti alla commissione. Solo ore dopo, l’ex presidente avrebbe chiamato la ritirata del suo esercito e invitato i manifestanti ad andare a casa.
Secondo altre testimonianze tra cui repubblicani, tutti alla Casa Bianca volevano che si ponesse fine alle proteste, tranne il presidente Trump. Ad opporsi all’ex presidente Usa anche l’ex First Lady Melania Trump che testimonia: “Non sapevo quanto stava avvenendo altrimenti avrei condannato la violenza”, dice dichiarando di star svolgendo compiti di First Lady alla Casa Bianca.
L’audizione si è chiusa con le parole della deputata repubblicana Cheney che chiosa netta dicendo che Trump è “indifendibile”. “Ha sfruttato il patriottismo dei suoi sostenitori usandolo come un’arma”.