Le forze armate russe stavano per avanzare verso la città ma è stato fermato dall’esercito ucraino.
“Nelle direzioni di Novopavlivka e Zaporizhzhia, il nemico ha usato cannoni, artiglieria e carri armati per bombardare le posizioni ucraine” in diverse aree – tra cui quelle di Volodymyrivka, Pavlivka e Prechystivka – ed ha “lanciato un attacco aereo sull’area di Novosilka“, si legge nel rapporto delle forze armate ucraine.
Nel frattempo continua a salire la tensione nella città della grande centrale nucleare. Ieri sera tre missili hanno colpito le zone meridionali di Zaporizhzhia. Mosca accusa Kiev e viceversa. L’Onu continua a chiedere di inviare una delegazioni di tecnici per verificare la situazione, e sembra che ad essere scettici siano gli ucraini mentre i russi hanno dato il via libera e si dicono pronti a cooperare. Il motivo è che gli ucraini non tendono a credere alle promesse.
Ad esempio, la Croce Rossa avrebbe dovuto visitare la regione del Donbass e Mosca aveva acconsentito. Ma non è arrivato nessuno. L’ambasciatore russo dell’Onu intanto accusa l’Ucraina di stare per scatenare un disastro nucleare. “Gli atti criminali dell’Ucraina contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia spingono il mondo sull’orlo di un disastro nucleare paragonabile a Chernobyl“.
Il rischio resta molto alto per la centrale di Zaporizhzhia
“Abbiamo ripetutamente avvertito i nostri colleghi occidentali che se non riescono a portare alla ragione il governo di Kiev, ricorrerà ad atti più atroci e insensati che si riverbereranno ben oltre i confini dell’Ucraina. Purtroppo, questo è esattamente ciò che sta accadendo ora”, ha aggiunto l’ambasciatore di Mosca. Kiev però accusa i russi di usare i reattori nucleari come scudo.
Fonti militari russe hanno dichiarato che “la centrale termica e i serbatori d’acqua del sistema di raffreddamento del reattore della centrale di Zaporizhzia sono stati parzialmente danneggiati dai raid ucraini” ma, ha poi precisato il ministero della difesa russo, “l’infrastruttura critica della centrale nucleare di Zaporizhzhia non è stata danneggiata, grazie alla difesa messa in atto dalle forze armate russe”.
La situazione sembra molto precaria e molto pericolosa e molto lontana da un accordo. “La struttura di Zaporizhzhia non deve essere utilizzata come parte di alcuna operazione militare. Sostengo la richiesta di smilitarizzazione dell’area a partire dal ritiro completo delle forze russe e sollecito l’Aiea a recarsi in visita. La Russia deve immediatamente restituire il pieno controllo al legittimo proprietario sovrano, l’Ucraina“. Lo ha scritto su Twitter l’alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell.