Attentato di via Rasella, le scuse di La Russa

Attentato di via Rasella, le scuse di La Russa

Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, si scusa con chi si è sentito offeso: “Ho sbagliato a non dire ‘soldati nazisti gli uccisi'”.

Ignazio La Russa, intervenendo a difesa di Giorgia Meloni, il 31 marzo ha partecipato a Terraverso, un videopodcast del quotidiano Libero, facendo un’affermazione errata sull’attentato partigiano di via Rasella. Dopo aver suscitato accese polemiche, il Presidente del Senato chiede scusa a chi si è sentito offeso.

Ignazio La Russa

L’affermazione sull’attentato di Rasella

Pochi giorni prima, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva sostenuto che i 335 morti dell’attentato di via Rasella fossero stati “massacrati solo perché italiani”. La premier è stata così accusata di tacere sull’antifascismo delle vittime e sulle complicità del regime fascista, optando per una più comoda contrapposizione tra italiani e stranieri.

Durante l’intervista col condirettore di Libero Pietro Senaldi, La Russa ha dichiarato che l’attentato “non è stata una pagina nobilissima della Resistenza”. “No, tutt’altro, anche perché quelli che vennero uccisi non erano biechi nazisti delle SS, ma era una banda di semipensionati, una banda musicale”.

Le scuse di La Russa

Dopo l’esplosione delle polemiche sulla base di quanto dichiarato, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha detto di aver sbagliato “a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti, ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio”.

“Non so poi se effettivamente è errata la notizia, più volte pubblicata e da me presa per buona, che i riservisti altoatesini inquadrati nella polizia tedesca facessero anche parte della banda militare del corpo”, ha aggiunto, scusandosi “con chi anche in forza di resoconti imprecisi abbia comunque trovato motivi di sentirsi offeso”.

L’attacco contro La Russa

Il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo dibatte contro le parole del Presidente del Senato nonostante le sue scuse, sostenendo che “dovrebbe avere lui la coscienza delle dimissioni” dal suo incarico, “perché è palesemente inadeguato al ruolo che ricopre”.

Anche segretaria del Pd Elly Schlein ha attaccato Ignazio La Russa, dichiarando: “Non bastano le scuse, perché quotidianamente sentiamo affermazioni gravissime da persone che ricoprono cariche importanti. Ieri non solo sono arrivate su via Rasella con l’intento di riscrivere la storia: ma abbiamo sentito parlare di donne come forni, frigoriferi, che sono anche modi per evitare le domande che le opposizioni stanno facendo”.